Eurozona pagina 25
Governo pronto a un patto sociale coi manifestanti che si lamentano per incremento prezzi del carburante e calo del potere d’acquisto. Consumi dimezzati nei negozi dall’inizio delle proteste.
Si moltiplicano i segnali di indebolimento per il settore manifatturiero europeo. Nel mese di novembre, l’indice Pmi relativo all’Eurozona è sceso al 51,5 dal 52 di ottobre. Lo comunica Markit aggiungendo che l’indice relativo ai servizi registra anch’esso un calo da 53,7 di ottobre a 53,1. Quello composito cala al 52,4 a novembre dal 53,1,
Secondo i dati Eurostat l’indice di fiducia dei consumatori nell’Eurozona è sceso a novembre di 3,9 punti, contro un calo stimato -3,0. Il dato segue una precedente contrazione di 2,7 punti nel mese di ottobre.
Le banche dell’Eurozona hanno fatto un buon lavoro di rafforzamento della loro struttura patrimoniale, ma la questione è se questo miglioramento sia sufficiente.
Dopo il passo indietro di agosto, torna a crescere la produzione destagionalizzata nel settore delle costruzioni, che è aumentata del 2% nell’area dell’euro rispetto ad agosto 2018. È quanto ha messo in evidenza oggi Eurostat secondo cui nell’intera Ue il dato è aumentato dell’1,7 per cento.Su base annua, la produzione in costruzione è aumentata del 4,6% nell’area dell’euro e del 4,2%
Il presidente della Bce Mario Draghi allo European Banking Congress a Francoforte: “in 5 anni creato un milione di impieghi Italia, 2,5 milioni in Germania”.
Draghi conferma che la Bce è determinata nel mettere fine al programma di espansione monetaria, ma ha lasciato porta aperta a un lungo periodo di tassi bassi.
Un passo indietro che non si vedeva da tre anni: il Pil tedesco, nel terzo trimestre, è diminuito dello 0,2% nel confronto sul trimestre precedente. E’il segno di un rallentamento dell’economia europea che non risparmia la maggiore locomotiva del continente. Sul dato pesa il crollo nella produzione di autoveicoli, arrivata a perdere il 23% nel mese
C’è stato un certo rallentamento nell’economia dell’Eurozona: lo dice Peter Praet, capo economista della BCE secondo cui il rallentamento riflette principalmente una perdita di slancio nell’attività globale.Gli ultimi dati macro disponibili riflettono un rallentamento del ritmo di crescita nell’area dell’euro, principalmente legato a una perdita di dinamismo della crescita globale e la banca centrale dovrebbe
Secondo i dati preliminari del survey condotto dall’università del Michigan sulla fiducia dei consumatori i dati di novembre vedranno un calo da 98,6 a 98,3 punti: un dato che comunque risulta superiore alle attese degli analisti che l’avevano dato a quota 98. In calo anche l’indice sulle aspettative che si attesta a 88,7 punti dagli 89,3