Eurozona pagina 28
Ci sono ragioni per essere ottimisti ma c’è anche qualche incertezza all’orizzonte. Dall’attenta analisi delle prime e delle seconde si può capire se essere più difensivi o aggressivi sul mercato. La strategia del fondo Legg Mason Martin Currie European Absolute Alpha.
Disconnessione tra i tassi e i mercati valutari, dove trader sostengono ancora ipotesi di un’economia forte in Usa e debole nel resto del mondo.
David Blake (City University London), fra i massimi esperti di Target2 ritiene improbabile la rottura dell’euro, ma i debiti con la Germania saranno saldati
Rallenta la crescita dei prezzi alla produzione industriale nella zona euro. Ad agosto rispetto a luglio il dato ha segnato un aumento dello 0,3% dal +0,7% di luglio, e del 4,2% su base annua.Lo rileva Eurostat, specificando che anche nell’Ue i prezzi sono cresciuti dello 0,3% mensile contro lo 0,5% di luglio. Su base annua
Per l’agenzia di rating, i paesi con più alto debito rischiano di soccombere di fronte a una nuova recessione.
Scende all’8,1% il tasso di disoccupazione in agosto nella zona euro, in calo dall’8,2% di luglio e dal 9% registrato ad agosto 2017. Si tratta del livello minimo da 10 anni. Lo ha reso noto Eurostat.Nell’Ue a 28 il tasso di disoccupazione è ad agosto al 6,8%, stabile rispetto a luglio e in calo dal
Il settore manifatturiero europeo cresce anche se al ritmo più lento da due anni. Lo mette in evidenza l’indagine di Ihs Markit relativa al mese di settembre da cui emerge che l‘indice finale Pmi settore manifatturiero è diminuito a 53,2, quasi invariato rispetto alla precedente stima flash di 53,3 e in discesa da 54,6 di
Nonostante la lettura più elevata del previsto dell’inflazione in Germania, la locomotiva europea non riesce a trainare al rialzo l’indice dei prezzi al consumo in tutta l’area euro. In settembre (dati preliminari) l’inflazione si è espansa del 2,1% su base annuale, come da attese.L’inflazione di fondo (‘core’) è calata rispetto ad agosto e si colloca
Scende a settembre, per il nono mese consecutivo, l’indice della Commissione europea che misura la fiducia nell’economia. Secondo i dati diffusi oggi, il dato ha segnato un calo di 0,7 punti portandosi a quota 110,9 punti nella zona euro e di 0,9 punti portandosi a quota 111,3 punti nella Ue.
Guerra commerciale e unilateralismo monetario Fed rischiano di mettere in ginocchio emergenti e accelerare “dedollarizzazione”. Euro potrebbe diventare leva per una riforma del sistema monetario internazionale.