Eurozona pagina 32
Economie Sud Europa sono bloccate in una trappola deflativa che ricorda quella del Giappone: o si arriva a unione di bilanci e politica totale o sarà la fine dell’euro.
Stime di crescita lente nel 2018 per l’area euro secondo le stime fornite da Ifo, Istat e Kof nell’Eurozone economic outlook.
Il miglioramento dell’economia della Germania è avvenuto a scapito del resto del mondo. All’Italia il premio Nobel dice: usate una moneta parallela o elettronica.
Una lettera a Confindustria firmata dal ministro Paolo Savona svela la strategia italiana nel percorso di riforma dell’Eurozona: serve politica di domanda.
La massa monetaria M3 accelera nel mese di maggio.
Per la banca Usa, un aumento delle tariffe al 25% ridurrebbe il Pil della zona euro dello 0,3%.
La possibile uscita dell’Italia dall’euro ricorda che se la questione dell’unione monetaria non viene affrontata il rischio di una grave recessione è alto.
A sentenziarlo è Klaus Wohlrabe, economista dell’Ifo, nel commentare le cifre dell’ultimo report stilato oggi dall’istituto della Germania sul morale dell’industria.
La riforma dell’eurozona proposta dall’asse franco-tedesco, che prefigura la creazione di un budget comune ha sollevato l’opposizione di una serie di Paesi, che hanno inviato una lettera critica al presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno. La firma è quello del ministro delle finanze olandese, con l’appoggio di Belgio, Lussemburgo, Austria, Svezia, Danimarca, Finlandia, Lettonia, Lituania, Estonia, Irlanda
Il ministro per le Politiche comunitarie si difende così da chi lo accusa di essere a favore dell’uscita dell’Italia dall’eurozona. E chiarisce: “Italia deve riconoscere l’importanza della Germania sulla scena mondiale”