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L’anno scorso bruciati quasi 800mila euro al giorno. Il conto dell’operazione Fenice elaborata da Passera e Berlusconi nel 2008 evidenzia 843 milioni di perdite, debiti per oltre 1 miliardo. Liquidità agli sgoccioli.
Il patrimonio dell’Avvocato nelle casse di Lugano e Liechtenstein. Composto da un presunto conto segreto da un miliardo di euro. Vanificati i tentativi di ricostruire i flussi dei soldi portati all’estero. Molteplici conti intestati anche a Siegfrid Maron, consulente di Agnelli iscritto per riciclaggio.
In progressiva espansione il colosso piu’ grande al mondo della grande distribuzione: utili in rialzo a 5,61 miliardi. Sponsorizzazioni su tutto il territorio nazionale dove i piccoli rivenditori chiudono (foto: Fairfield, in Ohio).
Spread in distensione, buy sui bancari, con MPS +3%. Telecom Italia Media in calo dopo la decisione sulla cessione di La7. Abi pronta a rivedere al ribasso previsioni crescita Italia, parla di crollo prestiti. Vola indice Zew tedesco.
Il calo è stato -8,5% su base annua. Nel mese di gennaio la quota di mercato del Lingotto è scesa al 6,6%, in calo rispetto al 6,9% di gennaio 2012. Mercato auto arranca, sconta crisi economica, lungi dall’essere terminata.
La casa automobilistica francese paga cara l’eccessiva dipendenza dai mercati europei. Perdita netta per 5 miliardi contro l’attivo dell’anno precedente. Rosso di bilancio da 3 miliardi, liquidità ko.
Com’e’ possibile che in un paese ricco tanta gente muoia di fame? Gli standard Ue mostrano che il paese e’ al collasso. Ma gli stati membri non ammetteranno mai che la colpa e’ del loro piano di salvataggio.
Spread sotto 300. Dati da brivido dal fronte macro: produzione industriale al minimo record in 22 anni; quella di auto crolla -26,5% solo a dicembre. E Bankitalia conferma calo prestiti alle famiglie. Sofferenze banche +16,6% a dicembre. Ma Ftse Mib +1,8% da inizio 2013. Mercati distaccati dalla realta’.
Obbligo imposto dai magistrati perche’ tornino al lavoro i dipendenti con tessera Fiom che erano in cassa integrazione. La societa’ di Marchionne li paghera’, ma non li ha inseriti nei turni di fabbrica. L’AD agli operai: “Tornerete tutti al lavoro”. Fabbrica Italia? “Lo sbaglio piu’ grande”
Sono gli stessi problemi gia’ visti in Portogallo, Spagna e Irlanda: ma messi tutti insieme. Sara’ un bel test per i leader europei e non va assolutamente preso sotto gamba. Tutti di dettagli.