Federal Reserve pagina 194
Quando le banche centrali aumenteranno il costo del denaro, ora ai minimi storici, ci sara’ di che allarmarsi. Per il Ceo di JP Morgan Jamie Dimon “dovremo abituarci a una volatilita’ estrema sui mercati”.
Azionario positivo, alla vigilia del rapporto sull’occupazione. Gli investitori valutano la possibile exit della Fed. Sale il petrolio, debole il dollaro. Titoli di Stato americani positivi con rendimenti in calo al 2,01%.
Catalizzatore la Federal Reserve: speculazioni su una exit dai programmi di stimolo. Nel frattempo, i dati macro mostrano un’economia in crescita ma debole. Costo del lavoro giù al ritmo più veloce dal 1947.
In 11 distretti su 12 della Federal Reserve si registrano comunque rialzi nei servizi alle aziende, nel settore costruzioni, nel manifatturiero. Sell a Wall Street. Dow sotto 15000.
Fed pronta ad acquistare quantita’ massicce di titoli italiani e spagnoli per far ripartire l’economia globale. Obiettivo: abbattere Spread a 130. Foto: Andreas Hoefert, capo economista della banca.
Attacco frontale di Bill Gross a Bernanke: “La Fed sta disperatamente cercando di curare un’economia che richiede riforme strutturali e non riforme monetarie”. Il REPORT del guru dei bond n.1 al mondo.
Accelera General Motors, che prendera’ il posto di HJ Heinz sull’S&P 500, paniere di riferimento che ieri ha rimbalzato dai minimi di tre settimane. Cosa fara’ Bernanke?
Lo ha detto Jan Hatzius (nella foto), responsabile economista della banca d’affari. Un taglio alle misure di quantitative easing nel mese “è sicuramente possibile”.
Ultima seduta in rosso, ma il mese chiude in rialzo, per la prima volta dal 2009. Scendono più delle attese le spese personali in aprile. Oltre le stime, la fiducia dei consumatori e l’indice Pmi di Chicago.
Giornata ricca di dati macro: vendite delle case ai massimi da tre anni. Rivisto al ribasso a +2,4% Pil del primo trimestre. Il presidente della Fed di Boston, Eric Rosengren: “Prematuro parlare di exit strategy”