Federal Reserve pagina 197
Aumenta il numero degli analisti che ritengono che l’unica ragione per cui i mercati stanno salendo è per la massiccia iniezione di liquidità arrivata dagli istituti. Il grafico di JPM Asset Management spiega tutto. E non è finita qui: si arriverà a un valore più alto del Pil americano.
In un’ottica di diversificazione di portafoglio, è questo il consiglio che arriva dal mondo degli strategist. Altro che grande rotazione di cui si parlava da mesi (e che non si è ancora verificata).
Prima seduta del mese con tutti gli indici negativi. Sotto le stime i nuovi posti di lavoro. Il settore manifatturiero arranca. Fari sulla Federal Reserve che ha confermato i tassi, sottolineando i limiti delle politiche fiscali restrittive in vigore da inizio anno.
Dopo una partenza col segno meno, la Borsa Usa si lascia alle spalle un’altra seduta positiva. Aprile col segno più: per S&P e Nasdaq si è trattato del sesto mese consecutivo di rialzi, il quinto per il Dow Jones. Notizie positive dal comparto immobiliare e dalla fiducia dei consumatori. Sale euro contro dollaro.
Lo afferma il noto pessimista, professore della New York University, secondo cui, per chi vuole cimentarsi, c’è ancora qualche spazio di guadagno sull’azionario. Meglio tuttavia tenere sempre gli occhi ben aperti.
L’emissione di titoli in area euro, Usa e Giappone e’ crollata negli ultimi anni. Complici anche le droghe delle banche centrali, “l’offerta non e’ mai tornata a livelli pre crisi“. Si spiega cosi’ – almeno in parte – la pressione al rialzo sui prezzi di mercato.
Ma sembra boom rispetto all’Italia in depressione. Per l’America gli analisti avevano previsto una crescita compresa tra +2,8% e +3% (era +0,4% ultimo trimestre 2012). Si allontana exit Fed. Alert su tasso risparmio Usa, minimo da 6 anni. Forte calo redditi. GRAFICO
Quali asset evitare e su quali investire. Tra Usa, Europa e Asia, fondamentale valutare i rischi relativi a politiche monetarie ‘eccessive’. Lettura sconsigliata a chi gestisce meno di 10 milioni di euro.
Dopo una seduta a due velocità, la Borsa prende forza nel finale e chiude con tutti gli indici in rialzo. Oro torna sopra 1.400 dollari l’oncia. Male i dati sulle vendite delle case a marzo. In compenso il G20 benedice le misure espansive del Giappone.
In calo anche media mobile a tre mesi