Federal Reserve pagina 206
“I rafforzamenti della moneta unica sono un segnale di fiducia e riducono l’inflazione”. E la valuta scivola sotto $1,35, i mercati ora temono la deflazione. Su MPS: Bankitalia ha fatto tutto quello che poteva fare.
Lo prevede la leggenda degli investimenti Jeremy Grantham, autore di una delle newsletter piu’ seguite dagli operatori della Borsa Usa. Le politiche della Fed provocheranno un rincaro dei prezzi per tutte le classi di asset, che si concludera’ con un “crollo terrificante”.
Sabotato il sito della Banca centrale americana. La Casa Bianca lavora all’elaborazione del primo manuale di regole per affrontare l’emergenza. Il Pentagono potenzia il suo cyber-arsenale.
In caso di superamento rialzista di quota 1.3675, il rapporto eur/usd potrebbe tentare nuovi massimi, che se superassero 1.3730 potrebbero portare al raggiungimento della soglia psicologica.
E’ questa la portata della flessione della valuta giapponese contro la moneta unica. Contro il dollaro -15%. Il Giappone sarà contento, così come anche gli Stati Uniti.
Gli investitori si mettono alle spalle i timori sull’economia Usa e le parole della Fed. Bene banche e STM. Saipem recupera (oltre +3%) dopo il tonfo di ieri. MPS in lieve progresso. Focus anche su delusione conti Deutsche Bank. Ftse Mib +6% da inizio 2013.
Marc Faber parla di rischio collasso dell’obbligazionario e di bolla: i mercati puniranno le banche centrali. Anche Citigroup avverte: è possibile che il rialzo sia solo stagionale.
La soglia psicologica di $1,35, per la moneta unica, rappresenta il ritracciamento di Fibonacci al 50% di lungo periodo. Come fare trading sui mercati valutari e delle commodities.
Dow Jones -0,32% a 13909, S&P500 regge quota 1500. Nel quarto trimestre gli Stati Uniti registrano una crescita negativa (-0,1% su base annuale). A deprimere i mercati la conferma della Federal Reserve che i tassi di interesse si manterranno “eccezionalmente bassi” fino a che la disoccupazione non scenderà al 6,5%. VIDEO: “banche centrali gonfiano bolla bond”.
Una moneta unica a un valore così alto fa comodo sia agli Stati Uniti che al Giappone, orientati alla continuazione delle politiche monetarie espansive. Sul cambio eur/usd ancora volatilità.