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Il Fondo monetario internazionale nel suo Global Financial Stability Report denuncia il problema dell’overbanking in Europa.
Nel suo ultimo outlook trimestrale sono state riviste al rialzo le stime sul Pil di area euro, Stati Uniti, Giappone e Cina. Ma si teme minaccia protezionismo.
BERLINO (WSI) – Intervistata dal quotidiano tedesco Die Welt, il direttore del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde ha affermato che la Germania dovrebbe investire di più nelle infrastrutture per sé e per l’Europa, aggiungendo che v’è chiaramente crescente preoccupazione per l’esito delle elezioni francesi.Infine la Lagarde ha sottolineato che anche se i debiti greci non
Lagarde ha fatto sapere che “la riflessione sul reddito di cittadinanza è in corso”. In Italia l’ha proposto il M5S, in Francia il socialista Benoit Hamon.
La quota di reddito nazionale destinata ai salari è inferiore del 4% rispetto al 1970. Lo scrive il Fmi in un capitolo del World Economic Outlook nel quale si invitano i policy maker a prendere opportune contromisure per affrontare i pericoli per la diseguaglianza. I principali responsabili di questo fenomeno sono tecnologia e integrazione globale:
Un paper mostra come l’abolizione dei contanti non andrebbe organizzata per decreto, bensì con piccoli passi accettati di buon grado dal popolo.
Il Fondo monetario internazionale nel Global Financial Stability Report avverte dei rischi di una bassa crescita e dei bassi tassi d’interesse
Fumi più ottimista sulla ripresa mondiale anche se non mancano i rischi. “I venti che soffiano sull’economia globale sono positivi, ma le acque agitate della politica rischiano di affondarla” ha avvertito la direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, intervenendo ai lavori della Trilateral Commission.
Lagarde crede alle promesse del presidente Usa sul maxi piano di stimolo fiscale. Ottimismo sulle prospettive di crescita nei paesi industrializzati.
Rodrigo Rato, ex direttore del Fondo Monetario Internazionale fra 2004 e il 2007, è stato condannato a 4 anni e mezzo di prigione dalla corte di Madrid per appropriazione indebita ai danni di due banche spagnole, un tempo da lui guidate. Rato si sarebbe servito, insieme con più di altre sessanta ex banchieri, di carte