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Le nuove Partite Iva sono cresciute del 54,1% rispetto al secondo trimestre del 2020 fortemente segnato dalle restrizioni anti-Covid
Entro il 15 settembre milioni di partite Iva in Italia saranno chiamati alla cassa per pagare una serie di tasse: facciamo il punto.
Nella metà del 2023 arriva la dichiarazione precompilata per 2,3 milioni di partite iva (su 4 milioni) per le dichiarazioni 2022. Così rivela l’Agenzia delle Entrate mentre oggi, lunedì 10 maggio, è on line la dichiarazione precompilata, il 730.
Come ottenere il nuovo contributo a fondo perduto a favore delle imprese e delle partite Iva colpite dalle crisi “Covid-19”.
Ecco le misure che potrebbero arrivare con il nuovo decreto «Sostegno» che il Governo Draghi punta ad approvare nei prossimi giorni.
Ecco quali sono le misure che potrebbero entrare nel nuovo decreto Ristori 5.
Nel terzo trimestre sono state aperte 104.904 nuove partite Iva (+3%). Così emerge dal consueto Osservatorio del Mef secondo cui è consistente l’aumento rispetto al trimestre precedente (+10,2%) evidenziando così una consistente ripresa dopo il periodo di lockdown.Guardando alla distribuzione per natura giuridica, l 71,1% delle nuove aperture di partita Iva è stato operato da persone
Sì all’aliquota Iva agevolata al 5% a partire dal 2021 sui beni necessari a fronteggiare l’emergenza Covid come l’acquisto di tutti i termometri per la misurazione della temperatura corporea, inclusi quindi i termoscanner e le mascherine chirurgiche, le Fp3 e le FP3, ma anche per quelle col filtro usa e getta.Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate
Taglio dell’IVA se si usa la moneta elettronica: questa l’idea lanciata dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte nel corso del question time alla Camera. “E’ emersa la necessità di riproporre un meccanismo di cashback su cui il governo aveva già lavorato con il bonus befana. Un’ipotesi su cui si può ragionevolmente lavorare è mettere insieme le istanze, dando
Il taglio dell’Iva di un punto percentuale per l’aliquota ordinaria e ridotta, produrrebbe un risparmio annuo pari a circa 4,5 miliardi di euro sulla spesa delle famiglie italiane.Così afferma il Codacons, commentando la proposta lanciata dal Premier Giuseppe Conte. Ipotizzando uno scenario in cui l’Iva ordinaria passa dal 22% al 21% e quella ridotta dal 10%