Intesa SanPaolo pagina 47
Paolo Merloni si dimette dal Cda. Motivo: il piano finanziario dalla società, troppo premiante per le banche, e le modalità dell’aumento di capitale, troppo punitive per gli azionisti. Al crollo della raccolta pubblicitaria dei quotidiani corrisponde il calo nel livello di occupazione (VEDI GRAFICO).
Si parla della vendita del 29% alla cinese Hutchinson Whampoa. Banche -22% sotto rispetto ai massimi testati, entrate nel mercato orso. Si rompe correlazione con bond sovrani: GUARDA GRAFICO. Spread stabile. Potere d’acquisto ai minimi dal 1990.
Un coro di voci dovrebbe alzarsi e dire: “Fatevi da parte, perche’ avete gia’ causato abbastanza problemi alla nazione”. Bazoli (Intesa) vada in pensione. Ha 80 anni, gli istituti di credito hanno bisogno di essere guidate da giovani con una visione globale.
Nel sistema bancario italiano le sofferenze, ai 130 miliardi di euro – nonostante i lauti finanziamenti della Bce, “sono il grande male che sta paralizzando l’attività delle banche italiane, frenando l’erogazione di nuovi prestiti“.
Sarebbe questa, secondo il centro studi di Piazzetta Cuccia, la soluzione ai mali finanziari dell’Italia. Una dotazione di capitale da 18 miliardi di euro per depurare gli istituti dalle perdite e asset tossici. Banche in apnea, nonostante i corposi aiuti di Draghi.
In Unicredit non si riesce a spuntare nemmeno un foglietto illustrativo del prodotto “anticipazione sociale”. E in generale se si è in assenza di fido, scattano interessi tra il 14 e il 22% a seconda dell’istituto di credito.
Fuori 20.000 occupati entro il 2017. La lista banche che licenziano. Gli istituti di credito hanno gia’ ridotto il personale di 23 mila dipendenti tra il 2008 e il 2011. Ineluttabile: ci si va il meno possibile, tutto online.
I due istituti potrebbero arrancare nella crescita dei profitti, diventando vittime del caos politico. Video: Nouriel Roubini parla di rischio bolle, Goldman Sachs affronta il caso Italia. Allarme Bankitalia su credito
Crédit Agricole e’ uscita da Intesa Sanpaolo, non è più azionista. Ceduto il residuo 1,9% a fine 2012. Da Hvb, consociata tedesca di Unicredit, 200 milioni di danni per presunta evasione fiscale.
Il downgrade arriva dall’agenzia di rating Egar Jones, che nel caso di Intesa SanPaolo parla di timori legati al debito sovrano dell’Italia. I prestiti non performanti…