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Se il risparmio è assicurato, la convenienza nell’aderire alla flat tax si riduce quando si tratta di scaricare una serie di spese.
Per compilare una fattura elettronica è necessario in primis disporre di un PC ovvero di un tablet o uno smartphone e poi di un programma.
Scommette su una crescita solida il premier Giuseppe Conte alla conferenza stampa di fine anno a Palazzo Chigi.
Il governo ha inserito in manovra una novità per le partite Iva, ossia un ampliamento del regime forfettario e di quello dei minimi.
Nell’ultima versione della flat tax il tetto di reddito di 30mila euro decade e viene sostituita da un’altra che introduce una semplice preclusione.
La denuncia della Cgia: “le imprese aspettano altrettanti pagamenti arretrati dalla Pubblica Amministrazione”. L’imposta più onerosa sarà l’Iva
Per il 2020 e il 2021 ci sarà la riduzione degli aumenti dell’Iva rispettivamente per 5,5 miliardi e 4,4 miliardi di euro. Lo dice il ministro dell’economia Giovanni Tria illustrando la Nota di aggiornamento al DEF in cui conferma che per il 2020 e il 2021 gli obiettivi di deficit/Pil sono del 2,1% e dell’1,8
Mentre in Italia dal 1° gennaio 2019 entra in vigore in Italia l’obbligo della fattura elettronica, preannunciando tempi bui per i furbetti della partita Iva.
Intanto il Commissario Ue Pierre Moscivici dice ancora la sua sull’Italia: “Dovrebbe ridurre il proprio debito a tutela del proprio merito creditizio”.
Una situazione destinata a peggiorare, in caso di aumento dell’Iva: “Il Pil 2019 non andrebbe oltre l’1%”