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“Complessivamente i rischi sulle prospettive sono orientati al ribasso, a riflesso di una domanda esterna meno favorevole e dell’incertezza all’avvicinarsi del referendum di giugno”, così la Commissione europea sugli scenari futuri innanzi all’economia del Regno Unito: il rischio di Brexit può minare i piani di investimento delle imprese britanniche. Nelle previsioni economiche della Commissione Ue la
Pubblicate le previsioni economiche di primavera dell’Ue.
Dal crac di Lehman sono passati quasi otto anni. Il problema è che l’inflazione continua a scendere. In Francia ripresa dei consumi. E l’Italia?
Cresce il Pil della Spagna nel primo trimestre dell’anno con un incremento congiunturale dello 0,8%, lo si legge nei dati provvisori dell’istituto nazionale di statistica; è un dato che, se confermato, supererebbe le attese, che erano di un rialzo dello 0,7%. Anche nel confronto su base annua (tendenziale) l’incremento previsto del 3,4% risulta superiore alle previsioni, del
Il dato odierno e’ sotto le attese degli analisti (+0,7%) e nettamente inferiore al trend degli ultimi tre mesi del 2015. La colpa e’ del calo degli investimenti aziendali, scesi ai minimi dalla recessione.
L’Ocse ha pubblicato uno studio dedicato alle conseguenze economiche della Brexit per il Regno Unito e l’Europa. Senza giri di parole: “costerebbe come una tassa”
Il rapporto deficit/Pil destagionalizzato dell’Eurozona nel quarto trimestre 2015 è salito al 2,3% dall’1,8% del terzo trimestre. Lo stesso dato è cresciuto anche nell’Unione Europea dei 28, al 2,4% dal precedente 2,2%.Nel quarto trimestre tendono ad aumentare sia le entrate statali sia la spesa pubblica, ma è quest’ultima a crescere in misura più pronunciata, passando
Diminuisce di 6,5 miliardi nel 2015 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche, lo comunica l’Istat precisando che esso resta pari al 2,6% del Pil. Invariato il saldo primario (che non include alla voce delle uscite di bilancio la spesa per interessi sul debito emesso) positivo in misura paria all’1,6% de Pil. In calo dello 0,4%, inoltre,
Il rapporto deficit/Pil aggregato dell’Eurozona è sceso nel 2015 al 2,1%, dal precedente 2,6%; mentre, nell’Europa dei 28 il dato è in calo dal 3% al 2,4%. Lo rendono noto i dati Eurostat pubblicati stamattina. Migliora anche il rapporto debito/Pil, passato dal 92% al 90,7% nell’Eurozona e dall’86.8% all’85.2% nell’Ue28.Per quanto riguarda il giudizio sui
Il governo federale della Germania ha lasciato immutata la previsione dell’1,7% del tasso di crescita dell’economia tedesca per il 2016; per quanto riguarda l’anno prossimo, invece, il ministero dell’Economia intravede una perdita di slancio, con una crescita prevista dell’1,5%. Le stime governative divergono da quelle del Fondo monetario internazionale, comunicate questo mese: il Fmi vede