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In leggero rialzo le stime di crescita del Prodotto Interno lordo nel 2016 da parte della Federal reserve americana
“Per noi questo rallentamento resta un po’ un mistero”, scrive il centro studi degli industriali, che si aspettava una performance migliore. Stime governo troppo ottimiste.
Dopo aver svelato il segreto di Pulcinella, ammettendo di aver gonfiato i conti e i dati macro in passato, la Cina ha pubblicato le stime di crescita economica e inflazione per il 2015 e 2016. La crescita annua della seconda economia mondiale rallenterà ma non di tanto. Dal +6,9% annuo previsto nel 2015, passerà l’anno prossimo
La lettura flash di dicembre di di Markit Economics vede l’indice PMI composito scendere a 50,3 da 51,0 di novembre, quasi vicino ai 50 punti che separano la crescita dalla contrazione
Verso innalzamento deficit/Pil al 2,4% nel 2016. Più spese in sicurezza e cultura dopo attentati Parigi; 100 milioni ai risparmiatori che hanno perso tutto con Salva Banche.
China Daily cita “numerosi funzionari” che confermano la scomoda realtà: i dati cinesi, su investimenti, crescita, entrate fiscali erano, per prassi, molto più generosi di quelli reali
Al 2,2% nel 2016 e al 2,3% nel 2017, così cresce l’import, l’export e il mercato del lavoro secondo i dati dell’IfW.
Se da un lato il successo sul piano internazionale e in particolare in Medioriente dell’amministrazione Putin è innegabile, la situazione economica interna è drammatica. L’analisi di ABS Economics.
Se i tassi di crescita sono così alti è perché il paese ha attraversato periodi di grave crisi prima. Il Pil è calato dell’11% durante la crisi, più del doppio della media Ue.
Per la prima volta quest’anno, le autorità del Venezuela hanno diffuso dati economici su inflazione e Pil e non si possono dire positivi. Le cifre, rese note dal presidente Nicolas Maduro, sono allarmanti. I prezzi al consumo hanno quasi toccato il 100% mentre l’economia si contrarrà del 4%.La banca centrale non ha ancora pubblicato numeri