PIL pagina 186
Fmi: “peggioramento crisi debito potrebbe pesare su crescita” Usa. Spazio per sostenere ripresa immobiliare. Pil atteso a +1,7% nel 2013, poi +2,7%.
Dopo il -1,9% per il 2013 e -25% per gli investimenti, nessun cambio nel 2014. Rating declassato a 18 banche.
Parla di “moderato rallentamento”. L’economia cinese fonte di preoccupazione per diversi economisti.
Sullo sfondo gli investitori guardano alla frenata del Pil cinese: comunque +7,5% nel secondo trimestre. I trader temevano peggio. Rumor spingono Azimut. Maglia nera Pop Milano. Spread sotto 300. GRAFICO.
Il motore dell’economia mondiale si sta inceppando. Per noi occidentali, un tasso di crescita del 7,5% è una utopia. Ma per Pechino – e per il mondo – i numeri potrebbero peggiorare.
La Cina non è più l’inarrestabile gigante che travolgeva tutto. La sfida ora è gestire una crescita più armoniosa, altrimenti il Paese rischia il collasso.
L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha tagliato il giudizio sull’Italia da BBB+ a BBB, con outlook negativo. Cosa succede ora?
Antonio Patuelli, numero dell’associazione (nella foto), si lamenta: gli istituti sono oberati da tasse “sproporzionate”, non sono più ricchi. No alla patrimoniale. Visco: Credit crunch proseguirà per mesi. Pil 2013 verso -2%.
Seconda seduta col segno più, nonostante la revisione al ribasso della crescita economica. Il dato fa pensare a un allungamento dei tempi nella riduzione del QE. Oro ai minimi di tre anni, Treasuries ai massimi.