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Dopo una seduta a due velocità, la Borsa prende forza nel finale e chiude con tutti gli indici in rialzo. Oro torna sopra 1.400 dollari l’oncia. Male i dati sulle vendite delle case a marzo. In compenso il G20 benedice le misure espansive del Giappone.
Rovesciati vecchi parametri: e’ un cambiamento storico. Entrano voci come ricerca e sviluppo, deficit pensioni. Verra’ tenuto conto anche dell’apporto della produzione artistica. Cosi’ calcolata, in Usa crescita del 3%.
Secondo un rapporto della Commissione Europea nei prossimi 5 anni il rapporto tra debito e Pil scendera’ anche in caso di difficolta’ sul versante di crescita e tassi. C’e’ pero’ il 30% di chance che resti sopra il 120%.
I due autori della ricerca accusati di calcoli erronei (ci sarebbe un gap di 2 punti percentuali di Pil). I risultati teorizzano che manovre di incremento fiscale e riduzione delle spese sostengono la crescita.
Incertezza sui mercati: indice della paura Vix è balzato oltre +40%. Investitori spaventati, corsa agli acquisti di bond Usa: rendimento decennale chiude al minimo 2013. Analisi tecnica: cosa deve fare chi ha Intesa SanPaolo e Saipem in portafoglio?
Il presidente della Bce: “Finalizzare regole su vigilanza bancaria unica entro quest’estate”. Governi diano risposte anti crisi. VIDEO della sessione plenaria al Parlamento Europeo di Strasburgo.
Era gia’ una seduta negativa per le pessime notizie macro, poi quando e’ arrivata la news delle bombe di Boston, la pressione dei sell e’ stata molto forte. Seduta peggiore in 5 anni. Gold a picco: -9%. VIX: +43%.
Cipro dovrà vendere tre quarti delle sue riserve del metallo, per far fronte ai costi del suo salvataggio. L’Europa costringerà altri paesi a smobilizzare l’oro? Analisti: nel 2013 campane a morto per le commodities. JPM taglia stime Cina. Male Fiat (-4,2%), Telecom (-3,23%) e Rcs. Banche in ripresa con utili Citigroup. GUARDA VIDEO: l’indice che continuerà a salire.
E’ gia’ la maggiore bolla di sempre nella storia e la cifra continua ad aumentare. Nel 2013 a tanto salira’ il debito circolante complessivo (prestiti al consumo, credito ombra e debiti governativi).
Nell’anno appena trascorso il governo Monti, con il sostegno di Pd e PdL, ha versato al Fondo Salva Stati (MES) la bellezza di 40 miliardi di euro. Non sarebbe stato opportuno utilizzare queste risorse prima per soddisfare i fornitori, le aziende italiane? L’opinione di Paolo Cardenà