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Cipro non rappresenta una minaccia per l’economia americana o per il sistema finanziario e non ci sono segni di una bolla sul mercato azionario, ha detto il chairman della Federal Reserve Ben Bernanke. La banca centrale Usa lascia i tassi invariati fra 0,0% e 0,25%, mantiene i programmi di stimolo ma taglia le stime Pil 2013 a 2,3-2,8%, disoccupazione a 7,3-7,5%. VIDEO: MA BEN HA DETTO CHE LASCERA’ LA FED?
La forte crisi ha allargato il divario tra Nord e Sud. Il Pil del Mezzogiorno, nel periodo compreso tra il 2007 e il 2012, ha perso -10%. Forte differenza anche riguardo alla perdita dei posti di lavoro. Accanto, una foto di Palermo.
Effetto Cipro sui mercati: analisi tecnica dei principali rapporti di cambio. Occhio al rapporto eur/usd (grafico a 4 ore) , alle resistenze e ai supporti. Focus anche su sterlina e yen.
Il prodotto interno lordo dell’Europa soffrirà una contrazione -0,5% per poi segnare una crescita dell’1% l’anno prossimo. Rivisto al ribasso l’outlook della congiuntura globale. Anche l’agenzia nota come i mercati siano disconnessi dall’economia reale.
Associazione delle banche e Assoimmobiliare insieme per creare un nuovo fondo di garanzia in favore di famiglie e imprese in difficoltà. Il settore immobiliare e’ fondamentale, muove il 20% del Pil. Analisi di Super Money
Un’altra cruciale prova del nove arriverà domani, con il collocamento dei Btp a 3 e 15 anni. Rendimenti in rialzo all’1,28%, emessi in tutto 7,75 miliardi di euro.Migliora la domanda rispetto all’emissione precedente.
Emissioni a breve termine Italia e Spagna fino a 13,25 miliardi. E’ la prima delle due sedute d’asta della settimana, dedicata ai Bot annuali. Spread stabile in area 315 punti base.
Nell’ultimo trimestre del 2012 il pil italiano è sceso -2,4%, a fronte della flessione -5,7% del paese ellenico. I dati greci segnano tuttavia miglioramenti, seppur anemici. Quelli italiani peggiorano.
Alla riunione dei capi di stato parteciperà Draghi. Verra’ affrontato tema Cipro e piani di aiuti a Portogallo e Grecia. Btp in progressivo rialzo dopo il downgrade a un passo dalla spazzatura. Balzo al 4,66% dei decennali, vicino agli omologhi spagnoli.
Su base mensile il prodotto interno lordo si è contratto -0,9%. In un contesto del genere, risulta difficile per gli italiani credere nel recupero a fine 2013 di cui parla tanto Mario Draghi. Lavorano solo poco più di tre giovani su 10, reddito famiglie -5% in 4 anni. In condizioni economiche gravi 6,7 milioni.