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Bancari positivi, sostengono il Ftse Mib che riagguanta prima quota 16.000, poi supera anche quota 16.200. Effetto Wall Street e rapporto occupazione Usa. Differenziale Italia-Germania sceso anche a 298 punti base. Euro buca $1,30.
Grillo ha ragione quando lo dice. Ma la sua diagnosi sul debito e la natura dei problemi e’ simile a quella di Monti. L’Italia ha bisogno di buon senso non austerità e demagogia. Opinione di Alberto Bagnai
Esuberanza irrazionale dell’azionario, mentre per il 59% dei cittadini gli Stati Uniti sono già in recessione. Dal 2007 debito e disoccupati raddoppiati, Pil dimezzato, bilancio Fed più che triplicato. E’ la madre di tutte le bolle?
Crolla il consumo di carne da parte degli italiani. In Europa l’austerity provoca un peggioramento dell’economia, che nel quarto trimestre fa -0,6% su base mensile e -0,9% su base annua.
L’anno scorso hanno chiuso i battenti quasi 380.000 mila imprese, oltre mille al giorno. La pressione fiscale per le imprese è del 75%. Mentre il livello in rapporto al Pil ha superato il 44%. Nei bilanci Inps c’è un buco di oltre 10 miliardi. Opinione di Paolo Cardenà
Nuovo affondo di Beppe Grillo che dice: “presto finiremo i soldi”. Ennesima trovata populista, oppure vi è un fondo di verità in ciò che dice? Guardando i dati ufficiali… (Opinione di Rischio Calcolato).
La carrellata di dati negativi rischia di cambiare ulteriormente gli orientamente politici degli italiani. Ecco il risultato delle tasse pagate, Imu in primis. Crollo della spesa delle famiglie.
Se si escludono i periodi di guerra, negli ultimi anni abbiamo visto la piu’ lenta fase di crescita dai tempi dell’unificazione nel 1861. Ma Parigi non sta meglio: la difficiolta’ del Pil ad aumentare e’ la maggiore da 80 anni.
Nel dato preliminare il dato era stato riportato in ribasso -0,1%, scatenando i timori di un forte indebolimento della congiuntura economia. Stati Uniti in pericolo, domani scattano tagli automatici alle spese.
L’economia del Sud d’Italia ha perso un decimo negli ultimi 5 anni. Occupazione diminuita drasticamente, di 530mila posti di lavoro, il 70% dei quali nel Meridione. L’analisi impietosa di Svimez, Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno.