Pensioni pagina 123
Spunta la bomba ad orologeria dei contributi silenti. Sono stati versati da “diversi milioni” di lavoratori per piu’ di 10 miliardi di euro. Ma non possono essere restituiti, altrimenti l’Inps fallirebbe. Un furto legalizzato.
Dovevano servire a migliorare la tracciabilità dei pagamenti. I conti base introdotti dal governo Monti per l’accredito delle pensioni fino a 1500 euro, sono invece richiesti solo da un cliente su 100. L’analisi di Super Money.
Fondamentale imparare a vivere con il 25% di quello che si guadagna e investire il restante 75%. Solo quando l’investimento supera le spese, allora si può andare in pensione anticipata. L’importante è raggiungere l’indipendenza finanziaria.
“La pianificazione della propria vecchiaia al di fuori dei confini nazionali ormai dovrebbe essere una prerogativa obbligata”. L’opinione di Eugenio Benetazzo, economista indipedente.
Entra in vigore la riforma previdenziale: si è passati al sistema contributivo “puro”, spariscono le pensioni di anzianità e le “finestre”. Parla il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua.
Ottenere un prestito è diventata una missione quasi impossibile per gli italiani. L’unica soluzione e’ la riduzione volontaria dello stipendio o pensione (circa 20%), a fronte di una liquidità da rimborsare ratealmente. Opinione di Gaetano Emanuele
Crisi, italiani sul lastrico per il pagamento dell’Imu, recessione. Ma per qualcuno sono solo dettagli. Cinzia Bonfrisco (foto), senatrice del Pdl, presenta la disposizione per tutelare i soliti noti.
Il maxiemendamento al decreto sviluppo-bis, approvato dal Senato, prevede lo scivolo verso la pensione per i dirigenti d’azienda con piu’ di 15 dipendenti, anche in stato di crisi e di licenziamenti collettivi. Interessate Rai, Poste e Enel (foto: AD Conti).
Aumento assurdo dell’età necessaria per lasciare il lavoro, che creeranno situazioni da incubo per le aziende ma che soprattutto puniranno i giovani in cerca di occupazioni. Altro che nuovo: è il vecchio che avanza.
Chi vuole contrarre un mutuo oggi e’ svantaggiato. Perche’ gli spread non scendono? Le banche propongono spread del 2,8% a tasso fisso. Con l’arrivo delle norme di Basilea III le speranze di assistere a una riduzione si assottigliano.