Pensioni pagina 58
Dai conti della santa sede è emerso che nel giro di 10 anni dovrebbero andare in pensione circa 1500 persone.
Una mossa con cui il governo tenta di riconquistare il consenso popolare in vista delle elezioni generali del prossimo anno.
Dopo una lunga trattativa sembra che prenderà forma il contributo di solidarietà a tempo, suddiviso in 5 aliquote a scaglioni.
Nel suo Rendiconto sociale l’INPS rivela che tra il 2012 e il 2017 il totale delle pensioni previdenziali vigenti è passato da 17.224.961 a 16.560.776.
Per sfuggire alla scure della Consulta il governo avrebbe deciso di introdurre il taglio alle pensioni d’oro n modo temporaneo.
Secondo un’indagine di State Street, l’Italia è fra i Paesi occidentali meno soddisfatti del sistema pensionistico; in testa ci sono gli Stati Uniti.
Con un’aliquota media del 33% per lavoratore, l’Italia svetta al primo posto tra i paesi industrializzati per contributi obbligatori al sistema pensionistico.E’ quanto afferma il rapporto ‘Pensions Outlook’ dell’Ocse da cui emerge che al secondo posto, alle spalle dell’Italia, spicca l’Ungheria con il 31%, davanti alla Spagna con il 28%, la Francia è al 25,4% e la Germania al
Quota 100 sarà in versione ponte per i prossimi tre anni in vista dell’introduzione, dal 2022-23, di quota 41.
Su due importanti misure contenute nella legge di bilancio, quota 100 e pace fiscale si iniziano a delineare in maniera più chiara i contorni.
Per l’attuale governo, soddisfare tutte le promesse “impegnative” fatte in campagna elettorale sarebbe eccessivamente costoso” mentre bisogna fare i conti con la realtà, lo spread, con chi compra i titoli di stato e i vincoli di bilancio”.Torna a parlare sulla legge di bilancio del governo giallo-verde il numero uno dell’Inps Tito Boeri alla trasmissione Che Tempo che fa.