Unione Europea pagina 262
“E’ meglio che vi sbrighiate, è meglio che scappiate. Io lo sto comunque facendo”, consiglia il guru della finanza. “Voglio essere sicuro che alla fine non sarò intrappolato. Se ascolterete i governi, andrete in bancarotta.”
Il sistema finanziario dell’isola è 8 volte il pil. E anche anche questa è una meta ambita per evadere il fisco. Peggio Lussemburgo: dimensione banche 22 volte il pil. Alert di Deutsche Bank: “prendano esempio dalla Svizzera”.
L’Unione europea: ci vogliono circa 500 giorni in media per risolvere le cause civile e commerciali. L’Italia è anche il paese europeo con il maggior numero di cause pendenti per ogni 100 abitanti.
Il gestore n.1 di fondi del mondo, negli ultimi tre mesi ha ridotto la propria esposizione sui titoli di stato di Spagna e Italia. Altri tagli in vista se la situazione dell’eurozona dovesse deteriorarsi ulteriormente.
Ieri l’Assia e la Baviera hanno avviato un’azione legale contro il meccanismo di trasferimento fiscale fra gli Stati federali tedeschi. La sostanza è: perchè un land ricco dovrebbe devolvere le proprie entrate a un altro più povero (e magari irresponsabile)? Opinione di Markus Peters, M&G
L’ex premier che nel 1992 introdusse di fatto in Italia il prelievo forzoso sui conti italiani contro l’austerity: “La moneta unica non può reggere se basta una scossa a Cipro per provocare un terremoto nell’Eurozona di magnitudo 6,5 sulla scala Richter”.
L’euro non è fallito, ma la politica dei leader europei sì. Emblematico il caso Cipro: tutti conoscevano la situazione delle banche. Nessuno fece nulla.
Nonostante le forti perdite delle ultime ore, la moneta unica continua a tenere e a non sfondare importanti livelli di supporto. Paradossale forza nei confronti del dollaro americano, destinata a essere interrotta.
Si tratta degli investitori che avevano acquistato il titolo nel 2011. Ma ora l’Unione europea ha imposto una valutazione minima di 0,01 euro. In questo modo la banca riceverĂ iniezioni di capitale. I detentori di obbligazioni perderanno…
Partita una serie di attacchi dei poteri forti al “governo ribelle”. Disoccupazione al 12% e rating declassato a BB. Ma non sara’ facile cacciare il presidente Viktor Orban usando lo spread come strumento di pressione. L’opinione di Giuseppe Cirillo