Unione Europea pagina 263
Il quotidiano spagnolo ha eliminato un editoriale, durissimo contro la gestione della crisi dell’Eurozona da parte della cancelliera tedesca Angela Merkel, accusata di aver “dichiarato guerra all’Europa al fine di difendere lo spazio vitale economico tedesco”.
In una giornata priva di dati macroeconomici, la Borsa Usa è stata sostenuta da un cauto ottimismo sulla soluzione della crisi di Cipro e da alcuni risultati societari. Ubs ottimista sull’azionario. Motivo? La soliditĂ dei fondamentali dell’economia americana, destinata a migliorare.
La vicenda di Cipro aumenta la sfiducia nella moneta unica e nell’Europa in un momento in cui proprio non ce ne sarebbe bisogno. La scommessa è che l’euro tenga. L’opinione di Alessandro Fugnoli (Kairos)
Anche se rimane molto lavoro da fare, l’agenzia di rating ha riscontrato netti progressi nella risoluzione dei problemi creati dai costi legati all’invecchiamento della popolazione. Debito/Pil scendera’ al 48% nel 2050.
La rabbia della gente e’ tutt’altro che assopita e potrebbe scatenarsi in proteste da un momento all’altro. Non si puo’ prevedere. Quando i tagli superano il 2% del Pil il numero e gravita’ di incidenti sociali sale. L’allarme dell’economista George Magnus.
Pmi composite dell’area euro ha sofferto una contrazione maggiore delle attese scendendo a 46,5 punti dai 47,9 di febbraio. Francia: valori mai così negativi dal 2009. Focus sempre sui guai di Cipro. Spread in lieve calo a 321.
Fenomeno mai visto prima: ben tre App che monitorano l’andamento dei prezzi del Bitcoin (+30% in due giorni) sono balzate nelle classifiche degli acquisti su smartphone e tablet. Dimostrazione dello stress a cui sono sottoposti i cittadini dopo la notizia del prelievo forzoso.
Il premier russo: “se si continua così l’intero sistema bancario cesserĂ di esistere”. Un domani tocchera’ a Spagna e Italia. Il presidente cipriota presenta ai partiti il nuovo piano. Medvedev: saltata ipotesi prelievo forzoso. Per il presidente dell’Eurogruppo il rischio è sistemico.
Gli economisti avvertono che il default di un paese della zona Euro rappresenta il rischio principale sul lungo termine. Analista: “Alla fine Nicosia sarĂ costretta ad accettare i termini di questo salvataggio”.
Sussulto di dignita’ del parlamento di Nicosia: con 36 voti contrari e 19 astensioni, bocciato il prelievo forzoso sui depositi bancari, chiesto dalla troika per il piano di salvataggio da 17 miliardi di euro, pari al 140% del Pil. La Bce promette liquidita’. Voci di piani di emergenza. Ma l’Europa trema. Non possiamo non dirci ciprioti.