Allarme Italia pagina 4
di Fabrizio V. CatulloAbbiamo speso miliardi negli ultimi 15 anni in incentivi alle energie rinnovabili. Eppure, l’Italia ancora non è indipendente dal gas russo e deve fare i conti con i prezzi energetici alle stelle, specie dopo la guerra Russia-Ucraina. Come è possibile? Iscriviti alla Newsletter per rimanere sempre aggiornato sul mondo dei mercati, dell’economia
Eni ha siglato una joint venture con il Qatar per il maggiore progetto al mondo sul GNL. Ipotesi stato di allerta in Italia per il gas
Continuano a preoccupare i prezzi in continuo aumento dell’energia. Oggi l’allarme per l’Italia è doppio: da un lato c’è la Russia che con Gazprom ha tagliato del 50% le forniture di gas all’Eni, dall’altro c’è lo studio di Confcommercio e Nomisma che ha stimato rincari di oltre il 100% rispetto al 2021 per le imprese
Ieri la Russia ha tagliato per la seconda volta le forniture di gas all’Italia, dopo averle ridotte del 15% il 15 giugno scorso. Allo stesso tempo, Eni ha chiesto a Gazprom il rispetto del contratto e ha ottenuto un aumento dei flussi in modo che la disponibilità di gas rimanga la stessa del giorno precedente. Sul tema il presidente
Rispetto al 6,9% della stima preliminare. Si tratta comunque dei massimi del novembre 1990
La riduzione delle forniture di gas all’Italia attuata ieri unilateralmente da Gazprom ha riportato alla ribalta il tema della dipendenza energetica del nostro paese dalla Russia e delle energie rinnovabili come possibile soluzione. Ne abbiamo parlato con Massimo Casullo, presidente di Nwg Energia, società benefit di Prato trader di energia da fonti rinnovabili che, da
Facciamo il punto sulle forniture di gas in Italia grazie ai dati di Snam e a un’intervista al prof. Luigi De Paoli
Uno spettro si aggira per l’Italia: quello del razionamento del gas. La crisi ucraina potrebbe infatti mettere rischio le forniture di gas nel nostro paese Dall’11 maggio, i flussi di gas russo verso l’Europa attraverso uno dei due punti di ingresso chiave in Ucraina si fermeranno. Lo ha comunicato Gtsou, l’operatore dei gasdotti ucraini. Di
“Dall’inizio dell’anno la congiuntura è divenuta più incerta; alla battuta d’arresto della produzione industriale in gennaio ha fatto seguito un rapido recupero in febbraio. In marzo, il primo mese seguente l’invasione russa dell’Ucraina, le famiglie sono divenute più caute sulle decisioni di acquis…
Qual è l’impatto della crisi in Ucraina e delle connesse sanzioni bidirezionali sulle aziende italiane in Russia?