Apple pagina 68

L’America può permettersi banche che riducano indebitamento, l’Europa no

Ottimizzare e consolidare, in sé, sono due cose positive. Tutti vorrebbero di più dell’una e dell’altra, ma non tutti realizzano subito il conflitto tra loro. I mercati possono salire ancora. L’opinione di Alessandro Fugnoli di Kairos.

Apple: perché iBond quando si hanno 145 miliardi in banca?

A Steve Jobs non erano mai piaciuti i banchieri. Parmalat però non c’entra: dietro la mossa del gruppo si nasconderebbe la volontà di evitare gli effetti di una potenziale imposta di 9 miliardi di dollari.

Wall Street: maggio parte in ribasso. Fed critica l’austerity

Prima seduta del mese con tutti gli indici negativi. Sotto le stime i nuovi posti di lavoro. Il settore manifatturiero arranca. Fari sulla Federal Reserve che ha confermato i tassi, sottolineando i limiti delle politiche fiscali restrittive in vigore da inizio anno.

Apple lancia l’iBond

E’ il piu’ grande collocamento di obbligazioni a Wall Street per una società non finanziaria. L’offerta, pari a $17 miliardi, è curata da Goldman Sachs e Deutsche Bank. Richieste record. Ma sono meglio i titoli del Tesoro Usa? Tutti i dettagli.

Jill-e Designs lancia le nuove custodie per iPad, MacBook Pro e MacBook Air

Le sofisticate cover in cuoio sono ora disponibili negli Apple Online Store di tutta Europa e degli Emirati Arabi Uniti

Smartphone: quota Apple in calo, Samsung allunga

Nel primo trimestre dell’anno l’impresa sudcoreana ha ampliato la propria quota nel mercato degli smartphone a discapito della rivale Usa. Telefonini acquistati rappresentano un terzo del mercato globale; iPhone al 17,3% del totale. domani in Italia il nuovo Galaxy S4.

Come andranno i mercati? Chiedetelo a Google

Una ricerca mette in evidenza il legame che esiste tra il web e l’andamento dei titoli. Esempio: se milioni di persone cercano la parola Apple, c’è una buona probabilità che, nel giro di pochi giorni, le azioni balzeranno o perderanno.

Wall Street chiude contrastata. Deludono i dati macro

Male gli ordini di beni durevoli, che segnano la flessione maggiore da sette mesi a questa parte. Recupea Apple nel finale sull’attesa di nuovi prodotti. In calo Procter&Gamble. Bene Ford. Trimestrali: per ora 73% societa’ ha battuto le attese.

Rame ai minimi da ottobre 2011, euro punta a $1,2750

Per gli analisti gli ultimi dati macro deludenti aumentano le probabilità di un intervento sui tassi di interesse da parte della Bce. Questo penalizza la moneta unica, che tra una setimana scivolera’ a $1,2750.

Apple: primo calo dopo 10 anni, AD Tim Cook in bilico

Le voci di un addio di Tim Cook circolano nelle sale operative della Borsa Usa da lunedi’, ma dopo la delusione della trimestrale la possibilita’ che il successore designato da Steve Jobs venga cacciato si fa molto piu’ concreta. Titolo sotto $400 nel preborsa