Banche pagina 553
Christine Lagarde e colleghi hanno in mente un epico stratagemma per cancellare il debito e ridimensionare drasticamente i poteri delle banche d’affari. Basterebbe tornare indietro di 346 anni. LEGGI DOCUMENTO
I €18 miliardi di titoli collocati rappresentano la somma piu’ consistente mai offerta fuori dai confini degli Stati Uniti. In un solo colpo l’Italia e’ a posto per il resto dell’anno. Bisogna vedere pero’ chi ha comprato a parte i soliti noti: le banche nazionali.
Controllata per il 30,2% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha 70 mila dipendenti e ha chiuso il 2011 con 17,4 miliardi di euro di ricavi. Un colosso nel campo energetico e del trasporto però…
A un convegno di Bankitalia l’economista da’ una lezione a Bazoli (Intesa) e Ghizzoni (Unicredit): “pubblichiamo tutte le consulenze e i pareri che chiedete ad avvocati, notai e commercialisti a supporto delle vostre decisioni”.
Le quote risalgono al versamento di 300 milioni di lire nel 1936 presso la Banca d’Italia, che al tempo necessitava di una ricapitalizzazione. La risposta dei vertici di Via Nazionale potrebbe essere favorevole.
Il Fondo incita la Banca centrale europea a fare di piĂą, tornando ad acquistare titoli di stato. “Tensioni mercati periferici ai picchi di fine 2011”. Confermate previsioni Italia: -1,9% nel 2012, pareggio conti in 2013 ma debito salirĂ al 126,4% del Pil.
“La critica per cui la liquiditĂ ” concessa dalla Bce alle banche italiane “sia stata sottratta alle imprese per essere investita in titoli di Stato è del tutto sterile”, dice il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari.
Il direttore generale della Banca del Vaticano Paolo Cipriani smentisce il defenestrato ex presidente sulle liste dei nomi. «Gli portai i conti. Mi disse: meglio non sapere». Prima (ed unica) intervista. Gotti ne esce molto male.
Il fondo salva stati non potra’ garantire il denaro necessario nemmeno alla meta’ della liquidita’ di cui hanno bisogno gli istituti di Spagna e Italia. Con €48 miliardi di capitale residuo, tra qualche mese Roma potrebbe rivivere l’incubo di novembre 2011.
Da Palazzo Chigi, narrano i rumor romani, e’ arrivata un’indicazione senza precedenti, alla societĂ americana di ricerca di personale manageriale qualificato Egon Zehnder, per trovare il candidato ideale all’AgCom e in altre Authority dove il vertice e’ in scadenza e gli ad di IntesaSanPaolo e Unicredit.