Bankitalia pagina 15
Nel mese di maggio i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno segnato un aumento dell’1,5% sui dodici mesi (1,4% in aprile). I prestiti alle famiglie sono aumentati dell’1,3% sui dodici mesi (1,1 in aprile) mentre quelli alle società non finanziarie
Ecco i risultati dell’Indagine Straordinaria sulle Famiglie italiane (ISF) condotta tra aprile e maggio 2020 dalla Banca d’Italia.
L’economia della zona euro ancora in difficoltà come rivela l’indicatore €-coin, sviluppato dalla Banca d’Italia e pubblicato mensilmente assieme al CEPR, che cala a giugno a -0,37 da -0,32 in maggio.
Il governatore della Banca d’Italia non ha accolto con particolare favore l’ipotesi, oggetto di valutazione da parte del governo, di una possibile riduzione dell’Iva: “Serve una visione complessiva” e “non imposta per imposta” è stata la risposta di Visco, intervenuto online a un evento ai Lincei.In merito ai problemi più profondi del sistema fiscale italiano
Aumenta quota Btp: in aprile risulta pari a 419,259 miliardi da 397,178 miliardi (rivisto) del mese precedente. La fotografia di Bankitalia.
Entrano in vigore dal 17 giugno e fino a settembre 2021 le misure che introducono maggiore flessibilità nelle regole, varate dalla Bce per sostenere l’afflusso di credito a famiglie e imprese, anche di piccola dimensione, e favorire l’accesso delle banche italiane alla liquidità di banca centrale (ACC).Così spiega, in una nota, la Banca d’Italia secondo
Nello scenario di base si prefigura una contrazione del PIL in Italia del 9,2 per cento nella media di quest’anno, seguita da una graduale ripresa nel prossimo biennio (4,8 per cento nel 2021 e 2,5 per cento nel 2022). Così la Banca d’Italia nelle proiezioni macroeconomiche per l’Italia nel quadriennio 2019-22.
In testa ai paesi beneficiari del PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme), spicca dunque la Germania, seguita da Italia, Francia e Spagna.
Investitori esteri tornano ad acquistare titoli di stato italiani. Lo dimostrano i dati forniti da Bankitalia da cui emerge che nel 2019 gli investitori non residenti hanno ripreso ad acquistare titoli pubblici per 83,9 miliardi, più che compensando le vendite registrate nel 2018 e segnando il livello più alto, in percentuale del Pil, dell’ultimo decennio sottolinea via Nazionale.
A maggio, l’indice Eurocoin sviluppato dalla Banca d’Italia che fornisce in tempo reale una stima sintetica del quadro congiunturale corrente nell’area dell’euro, cala da -0,13 di aprile a -0,32.Secondo Bankitalia si tratta del livello più basso da settembre del 2012.