Bankitalia pagina 28
In aumento a ottobre i tassi sui mutui per casa che, rende noto Bankitalia, salgono al 2,24% dal precedente 2,16% di settembre. Secondo via Nazionale in crescita anche il tasso sulle erogazioni effettive, passato all’1,85% dal precedente 1,77%.Per quanto riguarda i tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono risultati pari all’1,52%
Dal “divorzio” fra Tesoro e Bankitalia alle cessioni di sovranità necessarie all’integrazione monetaria: banchieri centrali rispondono agli studenti e lanciano avvertimenti contro chi minaccia l’euro.
Continua la fuga degli investitori esteri dai titoli di stato italiani anche se le vendite hanno rallentato decisamente il passo nel mese di settembre. È quanto emerge dai dati di Bankitalia secondo cui a settembre “a fronte di investimenti diretti in Italia sostanzialmente nulli, i non residenti hanno venduto titoli di portafoglio italiani per 1,6 miliardi
A settembre i prestiti al settore privato sono cresciuti del 2,9% su base annua contro il 2,6% in agosto. Lo rileva la Banca d’Italia nella pubblicazione ‘Banche e moneta” in cui afferma anche che i prestiti alle famiglie sono cresciuti del 2,8% come nel mese precedente, mentre quelli alle società non finanziarie sono aumentati dell’1,9%
Rivela Banca d’Italia che la ricchezza reale è 5,5 volte il reddito disponibile e quella finanziaria è 3,8 volte.
Il numero uno di Bakitalia lancia l’allarme sul rialzo dello spread, “dovuto per metà a paura uscita dall’euro”, e sull’impatto su banche e risparmiatori.
Sale nel mese di ottobre l’indice Eurocoin, quello che fornisce in tempo reale una stima sintetica del quadro congiunturale corrente nella zona euro, che passa da 0,52 a 0,54. Lo rende noto Bankitalia.
Nei primi 8 mesi dell’anno, scrive Bankitalia, le tensioni sull’obbligazionario hanno alleggerito il portafoglio dei titoli italiani in mano agli stranieri
In lieve calo ad agosto il debito pubblico italiano diminuito di 15,5 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.326,5 miliardi. A renderlo noto Banca d’Italia nel Supplemento al Bollettino Statistico “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” secondo cui il calo è dovuto alla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro(14,9 miliardi, a 65,1 miliardi) e, in misura molto minore, all’avanzo
Dopo sette mesi di cali l’indice Eurocoin torna a crescere a settembre, passando da 0,47 a 0,52. Lo rende noto Bankitalia.“Il contributo positivo fornito dal progressivo miglioramento della dinamica dei prezzi ha prevalso sul freno derivante dal deterioramento della fiducia delle imprese manifatturiere”.