Bankitalia pagina 41
A dirlo il capo del dipartimento di vigilanza bancaria della Banca d’Italia, Carmelo Barbagallo, intervenendo ad un convegno della Fisac Cgil.
Crescono le entrate tributarie nel bilancio dello Stato nei primi sette mesi dell’anno: il dato comunicato da Banca d’Italia contabilizza a luglio 38,6 miliardi di entrate a fronte dei 37,8 miliardi registrati nello stesso periodo di un anno fa; l’incremento, da inizio anno, è del 4,9% a 236 miliardi di euro. Secondo Bankitalia, “al netto
E’ arrivata la benedizione di Banca d’Italia per la fusione di Banco Popolare con Bpm: giunto il provvedimento autorizzativo che avvicina alla realizzazione il deal annunciato a fine 2015, preso atto anche “dell’assenza di obiezioni da parte della Banca centrale europea”. Ultimo passaggio formale atteso entro lunedì è il riconoscimento della licenza bancaria da parte
Si assesta il volume delle sofferenze del sistema bancario a luglio, lo evidenzia il supplemento al Bollettino statistico “Moneta e banche” della Banca d’Italia, secondo il quale negli ultimi 12 mesi le sofferenze sono cresciute dello 0,5%. Il dato, però, peggiora di molto se si corregge tale tasso di crescita per tener conto delle cartolarizzazioni
L’indice Euro-coin (o e-coin) elaborato dalla Banca d’Italia si è mosso leggermente verso l’alto dai 0,31 punti di luglio ai 0,32 di agosto; il dato punta a esprimere un’anticipazione dell’andamento del Pil dell’Eurozona tendendo conto delle componenti meno erratiche del quadro congiunturale. Sul dato di agosto, dicono da palazzo Koch, ha inciso “la bassa dinamica
Per la prima volta dopo tre mesi tornano a decrescere i volumi delle sofferenze nette e lorde in pancia alle banche italiane: secondo quanto comunicato dal bollettino della Banca d’Italia a giugno le sofferenze lorde sono state 197,909 miliardi, a fronte dei 199,994 miliardi di maggio, con un tasso di crescita tendenziale (ossia nel confronto con
I prestiti alle famiglie sono cresciuti dell’1,4% sui 12 mesi contro l’1,5% nel mese precedente,
VIDEO: per numero uno di Bankitalia non è una vera crisi come quella del 2011. “Risparmi italiani al sicuro, ma gli istituti devono ridurre i costi”.
A incidere sull’indicatore soprattutto quelli qualitativi relativi alle imprese e le tendenze favorevoli in atto sul mercato del lavoro.
I prestiti al settore privato hanno registrato a maggio una crescita su base annua dello 0,8 per cento (0,4 per cento a aprile).