BCE pagina 167
Fino a oggi Mario Draghi è stato accusato di avere aiutato soprattutto le banche. Ora le cose cambieranno sul serio? I dubbi su mutui e debito pubblico.
Pur con i suoi difetti maxi piano Bce sancisce fine austerity e stagione liberale in Europa. Cancelliera a Firenze per bilaterale con Renzi.
Il piano ha infatti una “conclusione aperta”. Il numero uno di Bankitalia parla a Davos: possibile acquisto di titoli greci.
Ma moneta elvetica, sopravvaluta dal 30%, dovrebbe indebolirsi a 1,05 franchi da qui a fine 2015. Le previsioni di crescita sono al ribasso.
Piace al mercato americano il lancio del QE da 60 miliardi mensili fino a settembre 2016 deciso da Francoforte. Deludono i sussidi di disoccupazione. Euro sotto la soglia di $1,15.
Moneta in area $1,14. Bond decennali rendono meno dell’1,6%. Ftse Mib chiude in rialzo del 2,4%. In controtendenza Tod’s e Ferragamo.
Altri rischi ricadranno sulle banche centrali nazionali. Acquisto di titoli di stato fino a settembre 2016 pari ad appena 7% del Pil.
Cancelliera tedesca parla a braccio a Davos: “crisi più o meno sotto controllo”.
Nel giorno dell’annuncio di Draghi, Mervyn King, Alan Greenspan e altri criticano piano: non serve a economia reale e crea ineguaglianze.
Attivo fino alla fine del 2016. Renzi: “Germania contro il resto del mondo sarebbe un errore”.