BCE pagina 172
“La nostra Unione monetaria è ancora incompleta”. Necessarie condizioni affinché i paesi “riescano a reagire con rapidità agli shock a breve termine”.
Ma è improbabile alla fine che la Bce sfrutterà l’occasione.
Abbiamo già i prezzi del petrolio bassi. Che bisogno c’è di aggiungere un’altra manovra di stimoli?
Sale così a 28,5 miliardi il totale degli acquisti da inizio anno. Migliora intanto la fiducia dei consumatori europei a dicembre.
Violazione “senza precedenti” della Troika dei creditori, secondo Ong dei diritti umani. “Effetti disastrosi sulla popolazione”.
Se passa linea Merkel, piano di Draghi si risolverebbe in un salvataggio delle banche tedesche. E 500 miliardi sarebbero comunque irrisori.
Per Weidmann un calo dei prezzi in Germania nei prossimi mesi non sarebbe sufficiente. Spread sale a 150. Draghi con le spalle al muro.
Il banchiere ha perso la pazienza, a tal punto da non poter più sopportare un minuto di più l’ostruzione ad oltranza dei tedeschi.
Presidente Bce non vuole più tergiversare. Al summit Ue darà un ultimatum ai leader di governi eletti dal popolo.
Nella seconda tranche del piano TLTRO presi in prestito 130 miliardi. Per ora in Italia solo 8 miliardi finiti in crediti alle imprese. Aumenta chance QE.