BCE pagina 186
Solito inutile fervorino del Re della Troika: “Serve rimuovere le barriere all’entrata dei beni e dei servizi, rendendo piu’ agevole avviare e gestire imprese”.
“Permangono rischi sul conseguimento dei target di deficit 2014” (2,6% del Pil), specialmente a causa dell’andamento dell’economia peggiore del previsto.
Tassi a zero, e scarseggiano gli investimenti. Obbligazioni valide alternative. I prezzi dei governativi dei paesi sviluppati fanno fatica. Gli emerging vanno.
Premier Baviera Horst Seehofer critica aspramente il nuovo piano di “stimolo”. Ex economista Bce Stark: l’istituto sta diventando una ‘bad bank’.
Nominati i cinque membri che avranno il compito di esaminare le decisioni in materia di supervisione bancaria. Agiranno in assoluta indipendenza.
Il banchiere centrale sbaglia scientemente. Perché se con una mano dà, via moneta, e con l’altra toglie, via maggiore austerità (Fiscal Compact) noi tutti muoriamo lentamente. Opinione di Gustavo Piga
Anche se il piano fosse di larga scala (e non si sa) ci vorranno anni prima che abbia qualche effetto per le imprese.
Il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, nel board Bce, contro l’italiano. Critiche feroci dei tedeschi sull’ultimo atto per salvare l’euro (tassi a zero e acquisto titoli). In Italia, tutti ad applaudire.
Banca Centrale Europea come ambulanza, svaluta l’euro: impoverimento patrimoniale e reddituale. Berlino non sopporta Draghi e non vuole moneta sotto $1,30. Analisi di Alessandro Fugnoli