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In 12 mesi, dice Danièle Noui che presiede Consiglio di vigilanza bancaria, posizione istituti migliorata di 100 miliardi. Ma non è sufficiente.
È l’effetto delle operazioni mirate di rifinanziamento a lungo termine. Che non servono a nulla per l’economia: credito a imprese e famiglie è fermo.
I singoli membri non hanno abbastanza potere. Bollettino Bce: ripresa prosegue. Misure faranno tornare inflazione al 2%.
Momento delicato per Draghi. Mercato volatile con movimenti schizofrenici in un fazzoletto. Occhio ai supporti. “Va svalutato”, dice numero uno Airbus (foto).
Esponente del board dell’Eurotower contrario a rapida uscita da politica accomodante.
Indice FTSE Mib cede -1,5%. Bancari pesanti: Unicredit e Intesa San Paolo contagiati dall’allarme sui conti della banca austriaca.
Paura di bolle. L’euro buca forte area di supporto a 1,36. Pur non facendo nulla, e senza i fuochi d’artificio di giugno, Draghi ottiene quello che vuole.
Brillano Mediaset, Fiat e Finmeccanica. Buy su indici Ue dopo che la banca centrale ha detto che seguirà una politica monetaria “ancora più accomodante”.
L’istituto di Francoforte ha lasciato il costo del denaro allo 0,15%. I banchieri centrali sono “unanimi” nella loro determinazione a “usare strumenti non convenzionali, se necessari”.
Previsti sbalzi di prezzo. Cosa dirà Draghi su situazione del credito, che non si è ancora sbloccata? Attesa anche per il rapporto sull’occupazione Usa.