BCE pagina 230
Se non dovessero arrivare nuovi segnali positivi per l’economia nella seconda parte del 2013, non sono da escludere nuove misure straordinarie di allentamento. Dopo il caos di Cipro tutto e’ possibile, anche una riduzione dei tassi.
Un modus operandi che vede la Bce sempre più isolata. In Eurozona l’ossessione sono i conti pubblici. In Giappone, paese avanzato con il rapporto debito/pil numero uno al mondo, si opta comunque per le maxi iniezioni di liquidità.
A Francoforte oggi si riunisce il consiglio direttivo della Bce. Per gli esperti di mercato i tassi resteranno confermati allo 0,75%. Ma alcuni strategist vanno oltre e prevedono sorprese. Se non ora, presto. Crisi Cipro e impasse Italia in primo piano.
Nella World Economic League Table, il nostro paese scivola all’ottavo posto in termini di Prodotto interno lordo. Dietro incalzano Russia e India: evidentemente si temono i risultati aggiornati a tutto il 2012.
I poteri forti fanno quadrato per evitare la punizione dei mercati alla riapertura martedi’. Facile anticipare il verdetto: la commissione dei “10 saggi” non piacera’ allo spread. Il fatto che il Movimento 5 Stelle si chiami giustamente fuori dai giochi spariglia le carte della politica jurassica. Napolitano ha telefonato al presidente Bce Mario Draghi “e altri”, per approfondire la situazione di queste ore, precisa su twitter Pasquale Cascella, portavoce del Presidente della Repubblica. E sulle dimissioni…
L’Europa dovra’ aspettare molto tempo prima di poter registrare una “crescita genuina”. In Usa Borsa chiude il primo trimestre in rialzo del 10%, con Dow e S&P ai massimi di sempre. Ma l’andamento di obbligazionario e materie prime fa suonare un campanello di allarme.
Buco totale in 24 mesi: -7,9 miliardi. La banca senese, la piu’ a rischio del sistema italiano, annuncia un bilancio 2012 ben peggiore rispetto alle stime, per le perdite sui prodotti strutturati (quelle su cui sta indagando la Procura). Il portafoglio titoli e derivati a fine dicembre ammonta a 38,4 miliardi, di cui 26,5 miliardi in Btp. Esposizione debitoria netta verso la Bce: 27,5 miliardi. >>QUI IL BILANCIO MPS
Ci sono diversi fattori di allarme in Europa: l’incertezza per il futuro politico italiano e le parole del capo dell’Eurogruppo sul caso dell’isola. La moneta unica scivola ai minimi di quattro mesi. SocGen fissa obiettivo di fine anno a $1,20.
Tuttavia, “anche se stabilizzato non è immune ai rischi”; tra questi, la “continua debolezza dell’economia reale e il legame fra il settore finanziario e quello sovrano”. Il risultato preliminare degli stress test.
Se pensate che basti il Fondo Italiano di Tutela dei Depositi per alleviare il panico, vi sbagliate. Non costituisce alcuna garanzia. L’unica soluzione e’ la creazione di un fondo di deposito unico in Europa sulla falsa riga della FDIC in Usa.