BCE pagina 238
La crisi sistemica che attanaglia la rete bancaria in Europa (Mps e’ solo la punta dell’iceberg) e’ tale che la l’iniezione di liquidità della Federal Reserve di Ben Bernanke non riguarda solo l’acquisto di bond Usa ($80 miliardi al mese) ma il foraggiamento (ogni mese) di istituti di credito Ue insolventi. Dettagli shock.
“Chiariamo questo: la societa’ non puo’ scomparire”, dice il ministro di Bilancio Jerome Cahuzac. La crisi del settore auto ha causato svalutazioni per 4,13 miliardi.
Il rapporto euro/dollaro si sta consolidando all’interno di un rettangolo passante tra 1.3425 e 1.3375. 50 punti di congestione, che potrebbero portare ad aumenti di volatilità una volta rotto uno di questi due livelli.
Sette avvisi di garanzia a Fonsai per infedeltà patrimoniale. Spread sfiora quota 300. Acquisti su Mps. Impregilo quasi +5% dopo Opa del gruppo Salini. Parla n.1 Bce: moneta unica perde una figura piena dai massimi di seduta e scivola a $1,3415. Ftse Mib -1,22% a 16.400. Saipem +5%.
Nell’azionario la fase di consolidamento è già iniziata in Europa e interesserà i mesi di febbraio e marzo. Come orientarsi nelle scelte di investimento? L’opinione di Alessandro Fugnoli, Kairos
“I rafforzamenti della moneta unica sono un segnale di fiducia e riducono l’inflazione”. E la valuta scivola sotto $1,35, i mercati ora temono la deflazione. Su MPS: Bankitalia ha fatto tutto quello che poteva fare.
Le perdite record degli ultimi giorni non sono un caso isolato. I guru della finanza e del debito fisso pessimisti sul futuro dei Treasuries aumentano di numero. Dopo Goldman Sachs e Wells Capital Management, tocca a Jim Rogers e Bill Gross di Pimco.
I supporti passano per area 1.3500. Importante sarà capire se ci sarà unanimità nella decisione che il Consiglio direttivo della Banca centrale comunicherà. Occhio alla resistenza a…
Oggi la decisione sui tassi. Si prevede già un nulla di fatto. E d’altronde è sempre Angela Merkel che decide i destini dell’Europa. Rispondendo all’allarme lanciato da Hollande, afferma che “l’euro non è sopravvalutato”.
La crisi non e’ finita, e’ solo dormiente. Con le turbolenze politiche in Italia e Spagna, ci sono i primi segni di un risveglio del “contagio negativo”. A differenza delle rivali Usa e britanniche, le banche europee sono solo all’inizio del ciclo di alleggerimento del debito.