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Nella prima riunione di politica monetaria del 2021 di oggi la BCE ha confermato tassi invariati (0-0,25%) e il suo impegno a utilizzare gli strumenti di politica pandemica per mantenere condizioni finanziarie favorevoli.“Considerando la debole dinamica dell’inflazione sottostante, riteniamo che la BCE manterrà una politica accomodante, anche se vedremo miglioramenti della crescita legati al vaccino
La Bce ha lasciato inviariati i tassi di interesse e la dotazione e la durata del programma Pepp.
Nella prima riunione di poltica monetaria del 2021 la BCE ha mantenuto invariati i tassi di interesse allo 0-0,25% come anche gli stimoli all’economia attraverso il piani straordinari per la pandemia e il quantitative easing.
Per gli analisti, dopo un nuovo pacchetto di politiche monetarie nella riunione dello scorso dicembre, è improbabile che la BCE annunci nuove misure
Secondo un sondaggio FT, la BCE ridurrà l’acquisto di obbligazioni emesse da società di combustibili fossili e altri emettitori di carbonio pesante
Nel corso del 2021 la Bce ha previsto otto riunioni di politica monetaria, una ogni sei settimane. Nel corso di queste riunioni il consiglio direttivo della Banca centrale europea valuta gli andamenti economici e monetari e assume le decisioni di politica monetaria.Ciascuna riunione sarà seguita dalla tradizionale conferenza stampa della presidente Christine Lagarde, assistita dal
“Non ci aspettiamo che la BCE prenda decisioni di politica monetaria questa settimana (in calendario giovedì 21 gennaio, ndr) , dato che solo sei settimane fa ha ampliato il programma di QE. Ci aspettiamo invece che la conferenza stampa si concentri sull’impatto economico dei nuovi lockdown in Europa, sulla distribuzione dei vaccini, sull’accordo Brexit e
Un quadro di regole effettivo e integrato per la gestione delle crisi” bancarie e l’assicurazione dei depositi “che includa anche quelle piccole e medie” sul modello della Fidc degli Stati Uniti.Così il numero uno del supervisory board della Bce Andrea Enria intervenendo ad un workshop online.Finora, l’impatto della pandemia da Covid-19 sui bilanci delle banche è rimasto
Il bollettino della Banca centrale europea: deficit dell’Italia fra i più alti, sostegno va mantenuto
Nel mese di novembre, i prestiti alle imprese della zona euro sono aumentati, secondo i dati pubblicati oggi dalla Banca centrale europea, del 6,9% dopo il 6,8% di ottobre. I prestiti alle famiglie invece sono aumentati del 3,1% dopo aver visto un incremento del 3,2% nel mese precedente.