Borsa Italiana pagina 149
Bancari positivi, sostengono il Ftse Mib che riagguanta prima quota 16.000, poi supera anche quota 16.200. Effetto Wall Street e rapporto occupazione Usa. Differenziale Italia-Germania sceso anche a 298 punti base. Euro buca $1,30.
Come previsto per l’ottavo mese di fila tassi di rifinanziamento invariati allo 0,75%. Taglio stime Pil Eurozona. MPS osservata speciale dopo la notizia del suicidio del responsabile comunicazione: ma il titolo balza +6%. Euro verso $1,31. Spread giĂą verso 310.
Il mercato toro entra nel suo quinto anno a Wall Street. L’Europa opta invece per la cautela. Bancari contrastati, bene Intesa, male MPS. Spread sotto 320. Rialzi per Finmeccanica. Ftse Mib buca prima soglia 16.000 e poi 15.900. Euro tiene $1,30 in vista della Bce.
Speculazioni su nuove manovre banche centrali e buone notizie dalla Cina. In Europa, focus su accordo per salvare Cipro. Indice Pmi servizi Italia: calo piĂą forte in sette mesi (grafico). Ftse Mib sopra 15.900. In testa Saipem, Mediobanca e Fiat. TI Media quasi -12%. Euro intorno sopra quota $1,30.
L’immagine dimostra chiaramente come persistano le condizioni ribassiste sul mercato italiano. Possibile che le incertezze faranno rimanere l’indice sotto i massimi di gennaio. Il report di Borsari.it
I rendimenti decennali viaggiano al massimo in piĂą di tre mesi, oltre il 4,85%. Tassi omologhi tedeschi scesi al minimo dallo scorso 2 gennaio. Mediaset -6,5%. Autogrill e Pop Emilia contro corrente. Moody’s valuta revisione del rating italiano. Cresce volatilita’.
Il listino Ftse Mib, l’indice azionario peggiore di febbraio, anche oggi ha scontato il risultato elettorale. Balza il differenziale Germania-Italia, euro piatto. Sell su bancari e Fiat. Precipita Mediaset dopo la conferma della condanna chiesta per Berlusconi.
Euro ancora schiacciato sotto $1,30, spread in distensione sotto i 300 punti base, mercati puntano su grande coalizione. Materie prime: indice generale ai minimi del 2013. Scattano tagli alle spese in Usa: Fmi minaccia di tagliare stime Pil.
Così scrivono in un report gli analisti di una nota banca d’affari internazionale, in cui suggeriscono le classi di beni su cui investire senza paura nelle prossime settimane.
Soffrono soprattutto i bancari; sell anche su Fiat che cede oltre -2%. Bene Prysmian, +3,6%, dopo i risultati di bilancio. Differenziale Italia-Germania a 10 anni in distensione sotto i 330 punti base.