Borsa USA pagina 303
In rialzo gli hi tech. La quota di mercato degli iPhone supera quella di Android. Ma le stime pessimiste di AMD e Nvidia rischiano di offuscare il settore. GiĂą le materie prime. Euro debole sotto $1,295.
Anche un’altra potenza finira’ in recessione. Tonfo del 50% di una delle blue chip di Wall Street. Elezioni Usa: un candidato a sorpresa dell’ultima ora. Raddoppieranno i prezzi di una commodity. I 10 pronostici di una big della finanza globale. Da leggere avidamente.
Dow Jones sul filo dei 12.000 punti. Mercati prendono fiducia malgrado vendite al dettaglio sotto le attese. Si guarda agli eventi in Europa e alla possibilitĂ di riuscire a risolvere a breve la crisi del debito.
S&P500 (+2,92%). Dopo il record di vendite nel Black Friday, scatta il Cyber Monday, in cui si stima che 123 milioni di americani acquisteranno prodotti hi-tech online a prezzo scontato. Nasdaq (+3,52%).
Gli utili di JP Morgan migliori delle stime. Buone notizie dal lavoro: sussidi diminuiti piu’ del previsto. E a fine giornata arriveranno anche i risultati di bilancio di Google. L’America appare preoccupata piĂą per l’Europa che per se stessa. Prosegue il balzo dell’oro.
Bomba ad orologeria in Usa: l’accordo sul debito tarda ad arrivare. Ancora nulla di fatto. Intanto cresce la paura che l’Italia venga contagiata nella crisi del debito. L’idea diffusa e’ che verra’ inclusa nel piano di aiuti Ue.
Basta puntare su questi titoli, indicati settore per settore. Ovvero quelli scelti da un fondo di investimento che ha garantito un rendimento del 14% negli ultimi 10 anni (rispetto all’1,3% del mercato Usa).
Il mercato tentera’ di estendere i guadagni degli ultimi due giorni. Il dollaro debole favorisce azioni e materie prime. Reddito e spese continuano a salire, in linea con le attese. Delude l’immobiliare.
E’ caos per il piano di salvataggio della Grecia. L’euro vira in negativo sotto $1,43. Materie prima in rimonta: petrolio riconquista quota $100. Notizie di M&A nel settore dell’autonoleggio.
I prezzi all’import salgono ai massimi degli ultimi due anni. Dollaro penalizzato. Deludono i ricavi del colosso dell’alluminio. Crisi a Fukushima grave quanto la catastrofe in Ucraina. Petrolio in calo a $108 .