Borse pagina 19
Le Borse europee hanno avviato l’ultima seduta della settimana all’insegna della cautela, con la crisi ucraina che continua a tenere sotto scacco i mercati. Nei primi minuti di contrattazione l’indice Eurostoxx 50 segna un -0,04%. A Francoforte il Dax è poco mosso con un +0,05%, a Parigi il Cac40 è …
Per proteggere i risparmi dall’inflazione è necessario affidarsi ad un consulente finanziario in grado di indicare le mosse più opportune
La volatilità potrebbe regnare ancora sui mercati. I listini globali stanno continuando di fatto a consolidare le buone performance della vigilia grazie alle minori tensioni sul fronte Ucraina, con una possibile de-escalation militare. Ma queste tensioni hanno aggiunto una ulteri…
Dopo lo stallo nelle trattative ai massimi livelli, Kiev si prepara alla guerra. Borse sotto stress
Nella puntata di oggi si parlerà dell’andamento dei mercati finanziari e di cosa si può comprare in un momento
L’aumento dell’inflazione e la prospettiva di una serie di aumenti dei tassi di interesse hanno turbato gli investitori, portando al recente crollo del mercato. In mezzo a tutto il nervosismo del mercato, crediamo che uno dei modi migliori per gli investitori di salvaguardare i loro portafogli contro l’inflazione e gli aumenti dei tassi di interesse
Seduta positiva quella di oggi per Piazza Affari e i principali listini europei. L’indice Ftse Mib segna un progresso del 2,4% con gli acquisti che fioccano su tutte le blue chip ad eccezione di Saipem e Bper che si trovano in terreno negativo. In flessione lo spread Btp /Bund sotto quota 160 punti, dopo i
L’aggiustamento Value/Growth potrebbe essere quasi del tutto superato. E’ il parere di Geoffroy Goenen, Head of European Equity di Candriam, che nel suo commento ai mercati ritiene più opportuno riposizionarsi sui titoli che sperimenteranno un’accelerazione dei ricavi e degli utili, grazie al segmen…
Prima di comprare in borsa ci sono quattro fattori da tenere in considerazione che potrebbero penalizzare ancora le quotazioni
È ormai nota a tutti la svolta restrittiva della Federal Reserve e, con un ulteriore rialzo dello 0,25% del principale tasso ufficiale, quella della Banca d’Inghilterra si delinea in modo sempre più nitido. La metà quasi dei membri del suo comitato di politica monetaria aveva votato a favore di un doppio aumento dei tassi (+0,50%),