Brexit pagina 117
La posta in palio è enorme: se il governo vince, May potrebbe far scattare l’articolo 50 nel 2017 come promesso. Altrimenti aula potrebbe bloccare tutto.
Il PIL è cresciuto dello 0,5% nel terzo trimestre del 2016 in linea con le stime. A dare il contributo maggiore alla crescita il commercio.
Si sono deteriorati, forse irrimediabilmente, i rapporti con il segretario degli Esteri Boris Johnson e con il ministro della Brexit David Davis.
Troppe variabili minano la stabilita’ dei mercati. Fuga dei capitali.
Dopo l’esito del referendum sulla Brexit, il debito del Regno Unito è visto salire ai livelli più alti dal 1964. L’ufficio del Bilancio inglese stima che l’addio del Regno Unito all’Unione Europea ridurrà la crescita economica del paese e farà crescere il debito pubblico su livelli storici. L’incertezza legata alla Brexit costerà 2,4 punti percentuali
Boris Johnson prima, con le minacce all’Italia sullo stop agli acquisti di prosecco, e David Davis poi, svelano i piani del Regno Unito nei negoziati che partono l’anno prossimo.
Nel Regno Unito il tasso di disocccupazione relativo ai tre mesi terminati a settembre è sceso al 4,8% dal 4,9% del mese precedente, attestandosi al nuovo minimo in 11 anni. Tuttavia, il numero di persone che hanno fatto richiesta per ricevere i sussidi di disoccupazione è balzato più delle attese, salendo a ottobre di 9.800
Intanto, da un documento riservato pubblicato oggi sul Times risulterebbe che il governo britannico non ha ancora trovato una strategia comune per la Brexit.
Negoziatori europei presenteranno a Londra un conto salato sui 40-60 miliardi di euro per l’operazione di divorzio dall’Unione Europea.
Sono le ultime stime della Commissione Ue.