Brexit pagina 125
Indice Pmi ben al di sopra delle attese degli analisti
Dal comunicato del meeting risulta l’ineluttabilità di un dato di fatto: nessuno ha idea – e forse la minima intenzione – di porre un freno al boom del debito.
Nonostante le sollecitazioni dei leader europei e delle élites finanziarie che spingono per una Brexit morbida che metta in primo piano il mantenimento dei rapporti commerciali fra Regno Unito Ue, il primo ministro britannico Theresa May non arretra dalla promessa fatta: i numeri dell’immigrazione nel Paese devono diminuire, il controllo dei confini sarà recuperato “a
Niente effetto Brexit sul mattone britannico: secondo quanto comunicato dalla Nationwide Building Society, ad agosto il prezzo delle case in Gran Bretagna è cresciuto dello 0,6% su luglio e del 5,6% nel confronto su base annua. Il dato batte quelle che erano le attese degli analisti. Ribaltate, almeno per ora, una fra quelle che si temevano
“Pensiamo che l’economia del Regno Unito probabilmente eviterà una recessione lunga e sostenuta, considerato che i consumi delle famiglie rimangono un fattore positivo”, così Jero Jung, capo economista di Mirabaud Am commenta le prospettive che si aprono per la Gran Bretagna a distanza di circa due mesi dall’esito del referendum che ne ha prefigurata la Brexit.
Capo economista ING: “le aziende tedesche hanno confermato la tradizione di reagire in ritardo a eventi unici e inattesi”
L’ex premier parla di “una Europa che si va trincerando” in un’emergenza migratoria affrontata “in ordine sparso”, senza “un progetto unitario e una strategia coordinata”.
L’Associazione dei banchieri britannici insieme con altri gruppi del settore stanno esercitando pressioni sul governo di Londra affinché venga negoziato con l’Unione Europea un patto analogo a quello che regola i rapporti bancari e assicurativi con la Svizzera. Il piano offrirebbe alle banche britanniche l’accesso al mercato unico e consentirebbe parimenti alle banche europee di
Lasciare l’Unione e mantenere l’accesso al mercato unico, con un accordo in pieno stile norvegese, non è per nulla fattibile per il Regno Unito.
La decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea ha creato nuove turbolenze per la regione. Lo dice la Bce nei verbali dell’ultima riunione di politica monetaria. Servirà più tempo, tuttavia, alla Bce per analizzare le informazioni a disposizione dopo l’esito choc del referendum del 23 giugno. Nei prossimi mesi si saprà meglio quali sono le