Brexit pagina 145
Una rivolta “di pancia” contro la globalizzazione e gli eccessi dell’eurocrazia. I danni per Londra saranno economici, per l’Europa, soprattutto politici
Con la vittoria dei no all’Europa, l’Unione Europea è stata amputata del 17% del Pil e del 12% della popolazione.
David Cameron lascerà a un altro primo ministro il compito di condurre i negoziati con l’Unione Europea e traghettare il Regno Unito fuori dalla comunità: “non è una decisione che ho preso alla leggera”, ha dichiarato il premier nella conferenza stampa all’indomani del referendum che ha deciso la via della Brexit. Cameron lascia immediatamente la leadership del
Non riesce ancora ad aprire l’indice Ftse Mib di Borsa Italiana. Si prevede collasso banche, come sta accadendo già a Francoforte.
la leader del Front National chiede che lo stesso referendum sulla Brexit venga fatto in Francia e in altri paesi Ue
Per molti la vera sconfitta è l’Ue, che con l’uscita del Regno Unito ha perso il 12% della popolazione e il 17% del Pil. L’Unione Europea si trova in un terreno sconosciuto, si sveglia dopo un terremoto politico e dovrà affrontare un’altra crisi, anche di identità con molti paesi Ue che chiederanno un referendum simile
“Si apre uno scenario di una possibile disintegrazione europea e del Regno Unito”, lo ha detto il senatore Mario Monti, commentando il risultato del referendum che decide la Brexitin un’intervista a RaiNews. L’Europa, secondo l’ex premier, dovrà al più presto mettere in campo le politiche necessarie per recuperare il sostegno della gente, la prima è “il
Effetto Brexit sui mercati azionari europei, che hanno difficoltà ad avviare le contrattazioni del Day After la decisione del popolo britannico di divorziare dall’ Unione europea.L’indice Ftse 100 della borsa di Londra ha perso già 527 punti, oltre -8%, e alcuni titoli perdono fino a un terzo del loro valore, con Housebuildeers Taylor Wimpey e
Secondo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle Politiche europee, Sandro Gozi, la brexit è un vero e proprio sisma politico
Dal punto di vista economico il Regno Unito è atteso da diversi anni di instabilità e incertezza, nonché da una fase di recessione. A lungo termine, però, potrebbe riprendersi. È il parere condiviso da molti economisti ed espresso da Piers Hillier, chief investment officer di Royal London Asset Management. L’analista è d’accordo con il parere