Brexit pagina 162
I britannici sono sempre più orientati a dire addio all’Unione europea. Soprattutto dopo gli attentati di Parigi.
Due nuovi grandi nomi della finanza si aggiungono nella fila dei pro-Ue. Un cambio di tendenza rispetto a pochi giorni fa, quando a prevalere erano i sostenitori della Brexit.
Il premier britannico lancia un monito all’UE: soddisfi le richieste di riforma inglesi o ripenserà alla sua appartenenza all’Eurozona.
Il governatore della Banca d’Inghilterra, canadese, non ha solo parole di lode da spendere nei confronti dell’annessione all’Europa.
Da nuovo sondaggio emerge che il 43% dei cittadini vuole dire addio all’Ue.
Le ragioni evidenziate dall’agenzia di rating, che ha appena tagliato le prospettive sul rating a “negativo” da “stabile”, in vista del referendum.
Escluderebbe Londra dal mercato unico, da opportunià di scambio e metterà sotto pressione prospettive di crescita. Anche la sterlina accuserà il colpo.
In un incontro con il premier britannico David Cameron ribadisce l’importanza che il Regno Unito rimanga nell’Unione europea.
Se il popolo del Regno Unito dovesse votare per l’uscita dall’Unione Europea la prima banca di Germania abbandonerebbe al City.
UK perderà se tenterà di cambiare i principi fondanti dell’Unione europea. Ft ricorda frase Thatcher: “nessuno riuscirà mai a portarci fuori dall’Europa, perchè l’Europa è dove siamo e dove siamo sempre stati”.