Brexit pagina 34
Il ministro degli Esteri britannico Jeremy Hunt rassicura: le trattative per trovare un consenso sulla Brexit con i laburisti sono costruttive
Secondo il ministro delle Finanze, Philip Hammond, è “molto probabile” che il parlamento ridiscuta un nuovo referendum, ma il governo è contrario
Atteggiamento molto dovish banche centrali dovrebbe consentire di avere un anno positivo sulle Borse, sebbene con rialzi inferiori a quelli di inizio 2019.
Unione doganale pare la soluzione di compromesso che accontenterebbe tutti e sulla quale Labour e Tories possono trovare un’intesa da far approvare all’UE.
Raggiunta intesa ma ad una condizione: gli inglesi parteciperanno alle elezioni del Parlamento Ue. In caso contrario, Brexit scatterà il primo giugno.
Dall’unione doganale, alla Brexit senza accordo già venerdì 12 aprile: ecco i “soli” quattro scenari rimasti quando mancano 48 ore alla deadline.
Secondo indiscrezioni stampa, i leader europei potrebbe proporre un rinvio dell’uscita della Gran Bretagna dall’Ue al 30 marzo 2020.
Premier May prova ad ottenere appoggio di Berlino e Parigi in vista del Consiglio UE. La sterlina mette il turbo sulle indiscrezioni relative al backstop.
Schietto, acuto e al limite del brusco. Al Salone del Risparmio abbiamo solo 5 minuti con Steve Eisman (nella foto), colui che previde la crisi dei mutui subprime del 2008 e portfolio manager di Neuberger Bergman, ma cerchiamo di farli fruttare al meglio.Anche perché Steve è algido ma mai banale, molto simile al protagonista di “The
L’economia non è “morta” come sostiene qualcuno, ma la Brexit ha avuto delle conseguenze serie, come mostra il “grafico della settimana” di DWS.