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Il Bund tedesco a scadenza trentennale ha toccato un nuovo record negativo per i rendimenti: 0,65%, che seguono l’1,03% registrato nell’asta di aprile. I timori di turbolenze finanziare successive a un’eventuale Brexit preannunciavano un risultato del genere per i titoli tedeschi nell’asta odierna. La domanda per il titolo è stata doppia rispetto all’offerta, mentre ad
Si tratta del livello minimo per essere oggetto del programma degli acquisti Bce che coinvolge i titoli di Stato.
Significa che gli investitori sono disposti anche a sborsare soldi di tasca loro per prestare denaro al governo di Berlino per dieci anni. Meglio questo, che correre rischi inutili.
Ampio posizionamento difensivo contro pericolo Brexit. Asset manager e fondi pensione continuano gli acquisti, ma così potrebbero rimanere scottati.
Il Dax è in calo del 20% dai massimi di metà aprile. Sono i minimi da un anno e 4 mesi. Il piano di QE rischia di rivelarsi un flop colossale.
Assegnati 7,75 miliardi di euro in debito a 3, 7 e 30 anni. Sul secondario Spread in fase di assestamento.
L’opinione dei gestori, che hanno giĂ rivisto scelte di portafoglio in attesa della riunione e della conferenza di Draghi. Unicredit: “Bce piĂą colomba, euro terrĂ ”.
“E’ solo l’inizio”, avverte Albert Edwards. TornerĂ crisi 2008. Grafico: rendimenti titoli tedeschi a due anni a minimo record.
Tanto ha risparmiato in 5 anni di crisi. Risparmi faranno dormire notti tranquille a Merkel: compensano potenziale impatto di un default di Atene.
Grazie all’ottimismo di Wall Street, tornano gli acquisti. Bene le banche: vola Banco Popolare. Gli investitori scommettono inoltre su ulteriori misure da parte delle autoritĂ per sostenere l’economia cinese.