Cambio Euro-Dollaro pagina 11
All’apertura dei mercati finanziari europei continua infatti il rally della moneta unica che, per la prima volta dal gennaio 2015, ritrova quota 1,20 dollari. Dopo aver segnato quota 1,1978 ieri sera, la moneta unica ha superato di slancio quota 1,20 dollari attestandosi a 1,2025. Si tratta dei massimi dal 2 gennaio 2015.
Scivolone nei confronti di euro e renminbi. Rischi sono dietro l’angolo. In gioco c’è il prestigio e lo status di moneta riferimento del biglietto verde.
Al termine di un meeting di Jackson Hole avaro di spunti degni di nota da parte dei due maggiori banchieri centrali, il cambio euro / dollaro ha concluso la settimana nel segno del rafforzamento della moneta unica, concludendo a quota 1.1925 dollari. Secondo Tom Luongo di Seeking Alpha questo sviluppo è significativo sotto il profilo
L’euro forte potrebbe colpire fino al 3% degli utili delle società europee. L’avvertimento arriva da Ubs in una nota pubblicata giovedì 24 agosto. Il crollo del 3% tuttavia non sarebbe disastroso visto che i guadagni delle imprese europee hanno visto forti aumenti quest’anno. La valuta europea è cresciuta del 12% rispetto al dollaro e del
Il discorso di Mario Draghi a Lindau, in Germania, non ha smosso i mercati finanziari, ma lo hanno invece fatto gli ultimi dati Pmi sull’andamento dell’attività manifatturiera e dei servizi in Eurozona. L’indice manifatturiero dell’area è salito a 57,4 punti in agosto contro le stime che erano per un punteggio di 56,3.Nonostante l’indice del terziario
L’euro vola sopra 0,91 sterline e tocca i massimi dall’ottobre 2016. Fra le ragioni del record, la debolezza dell’economia britannica con i dati che mostrano un peggioramento della bilancia commerciale del Paese nonostante la svalutazione. La moneta unica è in forte rialzo anche sul dollaro: riguadagna gli 1,18 dollari dopo il dato sull’indice dei prezzi
Lo dicono gli analisti di Wells Fargo. Ecco perché l’euro è destinato a perdere colpi contro la valuta americana.
Oggi la moneta unica avanza sul dollaro e ciò si riversa sulle aziende quotate in borsa che sono particolarmente esposte all’export.
Per chi è convinto che il dollaro continuerà a indebolirsi, piuttosto che continuare a scommettere sulla corsa dell’euro conviene andare lunghi su…
Gli analisti di Goldman Sachs non credono che un euro forte possa danneggiare l’azionario del Vecchio Continente. È quanto scrivono in una nota, specificando che:“È possibile che l’apprezzamento della moneta unica possa pesare sul lato delle esportazioni, ma fino a quando la crescita globale è solida, quest’ultimo sarà il fattore predominante”, ha dichiarato in un’intervista il Mueller-Glissmann,