I costanti rincari dell’energia e l’inflazione potrebbero portare a un fermo della produzione o alla chiusura di molte aziende della meccanica
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Confindustria
Confidustria è l’organo di rappresentanza più importante per le imprese manifatturiere e di servizio in Italia. Raggruppa, a oggi, quasi 150mila aziende.
La Confederazione Generale dell’Industria Italiana, questo il nome per esteso, venne fondata il 5 Maggio 1910, con sede a Torino e poi, dal 1919, a Roma.
Fin da subito divenne punto di riferimento per la piccola e media impresa italiana fino ad assumere, negli anni del secondo dopoguerra, un ruolo di primaria importanza nelle opere di ricostruzione, sia dal punto di vista strettamente edile e delle infrastrutture necessarie a far ripartire il Paese che dal punto di vista economico / sociale con gli accordi presi con le principali sigle sindacali dell’epoca.
L’evoluzione di Confindustria
Dopo il boom economico si arriva agli anni ’70 che rappresentano per Confindustria una fase di ricostruzione notevole, tanto che, per la prima volta, viene eletto presidente una figura che non è un imprenditore: Guido Carli, ex governatore della Banca d’Italia.
Alla fine del secolo scorso Confindustria vara la Carta dei Valori Associativi.
Il presidente della Confederazione viene eletto ogni tre anni, nel suo operato è affiancato da un gruppo di 11 persone tutte facenti le funzioni di vice presidente e che dispongono di deleghe operative.
Confindustria è suddivisa in 24 Federazioni di settore che rappresentano le associazioni di categoria, esistono, inoltre, le Confederazioni regionali e 98 Associazioni territoriali.
Attualmente il presidente è Giorgio Squinzi.
Il ruolo di Confindustria nel panorama economico-finanziario italiano, indicazioni, ricerche e studi di settore con i quali si confronta con Governo e Sindacati, le news e gli approfondimenti di Wall Street Italia.
L’Italia è ripartita in modo robusto: i servizi sono in forte recupero, i consumi finalmente in rimbalzo, l’industria prosegue su un sentiero di crescita stabile; anche se si è indebolito il traino dell’export. La ripartenza si legge anche nei dati sul lavoro. Così il Centro studi di Confindustria secondo cui gli USA sono in assestamento
Nel 2020 il credito bancario alle imprese italiane ha registrato un balzo (+7,4% annuo a ottobre), spinto dai prestiti emergenziali con garanzie pubbliche, arrivati oggi a circa 146 miliardi di euro. Così rivela in una nota il Centro Studi di Confindustria secondo cui in molti settori sia dell’industria che dei servizi ciò ha accresciuto troppo
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La pandemia chiude male il 2020 e zavorra il 2021″, avverte il Centro studi di Confindustria nella consueta Congiuntura flash di dicembre.I servizi sono di nuovo in rosso, mentre finora regge a fatica l’industria, dove il settore automotiveaffronta insieme shock sanitario e salto tecnologico. I consumi tornano in calo, si riduce l’occupazione, il debito eccessivo
In Italia ripartenza difficile e fragile per industria e servizi, con poca fiducia per consumi e investimenti, export e turismo in rosso e ore lavorate in caduta. Così il Centro studi di Confindustria nella sua stima flash sottolineando come le buone notizie vengono dal credito in aumento, mentre non è scontato che continui il calo
La nomina di Bonomi sarà confermata una volta ottenuto il gradimento dell’assemblea dei delegati, che si riunirà il prossimo 20 maggio
L’Italia è un paese per vecchi con una popolazione mediamente molto longeva (81 anni gli uomini e 85 le donne) e con una quota di over 65 tra le più alte al mondo: nel 2018 erano 13,6 milioni (22,8% del totale), in aumento dell’11% dal 2012. Sono previsti crescere ininterrottamente fino al 2047, quando saranno
Anche Confindustria boccia i mini-BoT. Usati per pagare i debiti commerciali alle imprese farebbero “crescere il livello del debito pubblico” dice il Centro Studi nella Nota Mensile.L’Italia ha bisogno, invece, di una strategia credibile di medio termine per ridurre i tassi di interesse e innalzare la crescita economica”.
Quota 100 ci sta tornando indietro come un boomerang, mentre la flat tax e reddito di cittadinanza sono fatte a debito. Così Alessio Rossi, presidente dei giovani di Confindustria, nel suo intervento al meeting di Rapallo.In merito ai provvedimenti bandiera del governo, il numero uno dei giovani industriali afferma:Riparliamone quando si potranno fare senza sfondare i
L’iper-ammortamento è stato utilizzato in netta prevalenza da imprese del Nord. Il 96% dei beneficiari è composto da imprese con meno di 250 dipendenti.