Confindustria pagina 16
La fusione tra Fiat e Chrysler era “un atto dovuto” ed è “da completare”. “Senza Chrysler avremmo sofferto le pene dell’inferno in Europa”. E Volkswagen sfida il mercato: annuncia 140 modelli entro il 2014.
Giorgio Squinzi, numero uno Confindustria, tenta di fare rientrare l’allarme lanciato dalla Bce. ma il sistema d’impresa è solido, i rischi d’insolvenza sono limitati. Tutti i numeri.
“L’azione del governo per digitalizzare le pubbliche amministrazioni e ridurre i costi rischia di essere stravolta dalla moltiplicazione delle norme”, secondo Stefano Parisi di Confindustria Digitale. Entro stasera l’esito del voto di fiducia sulla Spending Review.
Risolto il problema della liquidita’. Governatore Lombardo al contrattacco: “Mai alle Antille su yacht di amici. A Monti dirò che mi dimetto, se non mi sarò già dimesso il 24 mattina”. Rivolta bipartisan: non lo copriamo noi il buco.
Se non ci sara’ l’aumento dell’Iva, come sembra (e’ stato posticipato a giugno) per il prossimo anno e’ previsto un +0,24% di Pil aggiuntivo. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi.
Presidente Confindustria: «Tagli, no alla macelleria sociale. Al Governo voto fra il 5 e il 6 ma giudizio sospeso». Asse anti-tagli alla spesa tra il capo degli industriali e il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.
Lo storico carrozziere torinese, nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 23 settembre 2005, si e’ spento nella notte a 85 anni. E’ stato anche presidente di Confindustria.
Il giornale di Confindustria protesta dopo il nostro articolo, reclamando che con gli abbonamenti postali “Il Sole 24 Ore” vende 266.749 copie e “viene correttamente e stabilmente indicato al terzo posto tra i grandi quotidiani italiani”. Interviene Franco Abruzzo, con una richiesta di chiarificazione alla Consob (il Gruppo 24 Ore e’ quotato in Borsa).
In 19 contro il direttore Renato Napoletano. La denuncia: “grave disagio per essere stati mantenuti ai margini del lavoro redazionale” mentre la redazione e’ stremata. Il giornale Confindustria ha perso oltre 100 milioni di euro negli ultimi due anni. Conti in profondo rosso, nonostante “lo stato di crisi”.
Quasi 80 tra presidenti, amministratori delegati e consiglieri devono essere rinnovati entro giugno. Piatto ricco. Un’opportunità d’oro, per Monti, di arginare la famelica avidità dei politici in nome di maggiori competenze.