Confindustria pagina 6
Per il Centro Studi di Confindustria la crescita Italiana continuerà a soffrire del credito infufficiente da parte del sistema bancario: dopo il +0,2% del Pil segnato nell’ultimo trimestre del 2016, la congiuntura economica proseguirà a rilento anche nella prima parte del 2017. Un anno che, scrive Confindustria nella sua Congiuntura Flash, dovrebbe divenire uno spartiacque
A pesare oltre alla crescita lenta rispetto all’Ue anche l’incertezza politica
Ma rimane tirato il freno del credito bancario e resta l’incognita dei tempi e dei modi delle elezioni generali
Nel 2016 la crescita e’ stata dll’1,4%.
Tra i segnali positivi c’è il miglioramento della produttività del manifatturiero anche in modo più consistente che al nord: +3,5% conto il +2,2%.
Il centro Studi di Confindustria ha annunciato nei suoi ultimi Scenari Economici di aver rivisto al rialzo le stime sulla crescita dell’economia italiana. Gli stessi analisti hanno tuttavia lanciato diversi alert, anche sugli effetti della vittoria del NO al referendum costituzionale e alla fase di incertezza politica che ne è seguita. “I rischi al ribasso
Il centro studi avverte: situazione genetale, in Italia, di “sfilacciamento sociale e politico” senza precedenti nel dopoguerra.
Riprende il dialogo tra Confindustria, Cgil Cisl e Uil per “riscrivere la politica industriale del Paese”.
Il presidente di Confindustria Boccia e il direttore del giornale Roberto Napoletano si dicono tranquilli ma per dipendenti della testata situazione è critica.
Nella classifica di Confindustria, l’Italia sale dall’ottavo al settimo posto nel mondo, seconda in Europa dietro la Germania, tra i paesi produttori.