Confindustria pagina 8
Il Centro Studi di Confindustria ritiene che il rapporto tra il deficit e il Pil nei prossimi due anni continuerà a migliorare, rimanendo ben inferiore al target del 3% del Patto di stabilità e crescita dell’Unione europea. Nel rapporto Scenari economici, gli analisti prevedono che per quest’anno il deficit scenderà al 2,5% dal 2,6% del
Quasi contestualmente alla pubblicazione dei nuovi numeri di Bankitalia sul debito pubblico italiano, il Centro Studi di Confindustria (Csc) parla di un rapporto debito-pil che continuerà a salire, attestandosi fino al 134% nel 2017, dal 132,6% del 2015 e rispetto al 133,3% del 2016. Riguardo al Bankitalia, Confindustria prevede una crescita media pari a +0,7%
Negli ultimi 25 anni i soci si sono spartiti complessivamente il 110% degli utili netti, anziché lasciarli in azienda.
Nel II trimestre del 2016 il PIL cresce dello 0,15% contro lo 0,25% stimato. A pesare la Brexit e le difficoltà del sistema bancario italiano.
A lanciare l’allarme il Centro studi di Confindustria secondo cui dopo il “timido recupero” registrato subito prima della Brexit ora c’è il rischio di una nuova fase di credit crunch.
L’aumento ora non riguarda più solo le forme contrattuali incentivate: un segnale importante di consolidamento dei progressi avviati ormai da oltre due anni”.
Il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, difende l’eccellenza del settore industriale italiano e invita a rimuovere gli ostacoli che ne penalizzano la competitività. “L’Italia è il secondo Paese industriale europeo, alle spalle della Germania” afferma Boccia dall’assemblea degli industriali canavesani, “Ma potremmo essere il primo se venissero eliminati i deficit competitivi. E non tutti, basterebbe
Oltre alla Brexit, secondo il centro studi di Confindustria, a pesare sul taglio drastico delle stime di crescota anche le elezioni Usa e il referendum di ottobre
La riunione informale tra Vincenzo Boccia e i leader sindacali si sta svolgendo nella foresteria di Confindustria in via Veneto.
Niente panico e cerchiamo di trasformare la Brexit in un’opportunità. Sono questi i commenti che il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, fornisce all’indomani dello storico voto popolare che rescinde l’unione fra Londra e Bruxelles. “Questo è il momento di reagire, don’t panic. Gli effetti ci saranno ma i fondamentali dell’Europa sono a posto. E’ evidente