Confindustria pagina 9
E’ arrivato un avallo importante alla riforma costituzionale targata Renzi: quello del Consiglio Generale di Confindustria, che, in occasione del referendum di ottobre si schiera dalla parte del ‘Sì’. E’ in particolare il superamento del bicameralismo perfetto, che garantirebbe tempi legislativi più rapidi e un minor ricorso ai decreti legge del governo a comparire fra
Davanti alla bara coperta da un semplice cuscino di rose bianche la moglie Franca, e i figli. Presenti anche Luca Cordero di Montezemolo, Luigi Abete, Emma Marcegaglia, Innocenzo Cipolletta che, in periodi diversi, hanno fatto parte del cda.
Zoppas, presidente Confindustria Veneto: “Il re-shoring potrà avvenire se anche in Italia, come accade all’estero, noi imprenditori verremo trattati come creatori di valore e di occupazione”.
Posizione analoga anche sul trattato con il Canada.
Parla il nuovo presidente Vincenzo Boccia. Italia in “risalita modesta, deludente”. Ecco la sua opinione sugli aumenti salariali, nel giorno in cui l’Istat parla di “aumento retribuzioni più basso dal 1982”.
E’ stata votata favorevolmente la squadra proposta dal presidente designato di Confindustria, Vincenzo Boccia: eletti, con 107 sì del Consiglio generale (pari al 70% dei suffragi) i sei vicepresidenti elettivi Antonella Mansi, con delega all’Organizzazione, Lisa Ferrarini, con delega all’Europa, Licia Mattioli, con delega all’Internazionalizzazione; fra gli uomini invece Giovanni Brugnoli cui va la delega
Succede a Giorgio Squinzi, come presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia che ha ottenuto 100 voti
Il rispetto dei parametri europei sul deficit pubblico “avrebbe la forza di soffocare i benefici delle riforme e condurre, politicamente, a bloccare il processo stesso”; lo scrive il Centro studi di Confindustria, che commenta così l’eventuale rispetto dei vincoli del Patto di stabilità per il 2017. Esso potrebbe costare 1,4 punti Pil, 24 miliardi di
Lasciano la sfida Aurelio Regina e Marco Bonometti e i due nomi nuovi sono quelli di Vincenzo Boccia e Alberto Vacchi.
MILANO (WSI) – Sono stati estratti i tre saggi che gestiranno le candidature per il successore di Giorgio Squinzi alla presidenza della Confindustria: si tratta di Adolfo Guzzini (Marche), Giorgio Marsiaj (Piemonte) e Luca Moschini (Campania).Secondo le nuove regole di elezione i saggi avranno il compito di vagliare le autocandidature per la presidenza, possibili fra gli