CON.S.I.P. pagina 4
La casa del giornalista del Fatto Quotidiano Marco Lillo è stata oggetto di perquisizioni oggi. La Guardia di Finanza ha sequestrato computer e cellulari per cercare traccia della fuga di notizie riguardo il caso Consip. Nel suo libro “Di padre in figlio”, che tratta del caso Consip, Lillo avrebbe utilizzato informazioni coperte dal segreto, tra
L’ad di Consip le cui dichiarazioni inguaiano il ministro Lotti lascia la sua poltrona. Il pm Woodcock, intanto è indagato per alcune “soffiate” rilasciate a un quotidiano
Il segretario del Pd attribuisce al caso Consip una parte importante della perdita di consensi nei suoi confronti. Così commenta Renzi dopo il risultato delle elezioni amministrative
L’amministratore delegato di Consip prepara un libro “veritĂ ” e dice: “Hanno trovato il capro espiatorio. Chi tocca Lotti (vicino a Renzi) muore”.
 Il protagonista della più grande inchiesta “politica – business & giustizia” dell’ultimo decennio, non solo non si dimette, in analogia a quanto già fatto da alcuni componenti del board di Consip, ma continua a dire e ridire con allusioni anche pericolose: “Hanno trovato il capro espiatorio. Chi tocca Lotti (Luca, il ministro dello Sport vicino
Sono in corso di discussione al Senato quattro mozioni inerenti il caso Consip, tre lanciate dall’opposizione, una dalla maggioranza. L’offensiva è volta ad azzerare i vertici della Consip, già dimissionari in seguito al provvedimento del ministero dell’Economia. “Riteniamo gravissima la decisione del presidente Grasso di dichiarare improponibile il nostro ordine del giorno, in cui chiedevamo di
MARRONI, l’amministratore delegato Consip[1], la piu’ grande azienda di Stato,  ha deciso di non rispondere al legale di Tiziano RENZI, interessato ad un controinterrogatorio per tentare di capire qualcosa sulle riferite e presunte pressioni che avrebbe ricevuto per caldeggiare le sorti imprenditoriali di Alfredo ROMEO, interessato agli appalti nella Pubblica amministrazione.Ha dichiarato, di essere disponibile
L’ad Consip è al centro dell’ipotesi dell’accusa: aveva coinvolto nelle indagini fra gli altri Luca Lotti, Tiziano Renzi e Carlo Russo
Con l’accusa di depistaggio nel caso Consip, il colonnello dei Carabinieri Alessandro Sessa è indagato dalla Procura di Roma e rischia fino a 8 anni di carcere. I fatti contestati riguarderebbero la testimonianza fornita da Sessa ai magistrati come persona informata sui fatti lo scorso maggio. Entro oggi sarà sentito dal procuratore Giuseppe Pignatone, dall’aggiunto
Il vicepresidente del CSM Giovanni Legnini si dice concorde con Gratteri in merito alla responsabilitĂ per la fuga id notizie nel caso Consip